28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Calcio

I tifosi del Milan tornano a gioire, ma meriterebbero ben altro

La gara contro il Bologna ha regalato l’Europa ai rossoneri ed i sostenitori milanisti hanno festeggiato a gran voce, anche se dal prossimo anno servirà invertire decisamente la rotta

La Curva Sud del Milan piena di affezionati rossoneri
La Curva Sud del Milan piena di affezionati rossoneri Foto: ANSA

MILANO - Il Milan torna in Europa dopo tre anni e lo fa grazie al 3-0 col Bologna e al termine di un campionato iniziato bene, proseguito peggio e chiuso col fiato corto al sesto posto grazie anche ai disastri di Fiorentina ed Inter, incapaci di approfittare del buio milanista e in grado anzi di fare ancora peggio. Ma ora la qualificazione ai preliminari di Coppa Uefa è arrivata ed il pubblico presente a San Siro nella gara contro il Bologna è tornato non solo ad esultare per un traguardo vero, ma anche a cantare, a gioire, a festeggiare, a sfottere l’Inter che da quattro anni giungeva prima dei rossoneri in classifica, a cantare a far festa, dimostrando tutto l’amore nutrito e provato per questa squadra e per questi colori, tornati peraltro a campeggiare su una maglia finalmente in grado di soddisfare tradizione e blasone del club (veramente eccellente, per la prima volta dopo tanti anni, il lavoro dell’Adidas con la tenuta rossonera).

Obiettivo, tornare grandi

«Ce ne andiamo in Europa», hanno cantato festanti i tifosi milanisti a San Siro negli ultimi cinque minuti della partita di domenica pomeriggio, ma ora, dopo il lavoro della squadra e della tifoseria, la palla passa alla dirigenza e alla proprietà che in estate dovranno mettersi alacremente al lavoro per rinforzare un organico altamente insufficiente per competere al vertice, costruito alla bene e meglio, senza un programma e senza una vera e propria idea. Ora è necessaria una rifondazione, una profonda riflessione ed un’attenta valutazione sia sugli elementi (ben pochi) da confermare dell’attuale rosa, sia su quelli da portare a Milanello e che dovranno contribuire alla vera rinascita di un Milan che già dal prossimo anno ha il dovere di tentare l’assalto alla Coppa dei Campioni qualificandosi fra le prime quattro squadre della serie A 2017-2018.