Bacca delude anche nell’ultima a San Siro. Ma le offerte per lui dove sono?
Il centravanti colombiano del Milan è uscito tra i fischi di San Siro contro il Bologna ed è destinato a lasciare i rossoneri con la riapertura del calciomercato, anche se di club interessati sembrano essercene veramente pochi

MILANO - Si chiude intorno al quarto d’ora del secondo tempo di Milan-Bologna l’avventura di Carlos Bacca in rossonero. Uscito tra i fischi e sostituito dal redivivo Keisuke Honda, l’attaccante colombiano è ad un passo dalla cessione: il Milan lo metterà sul mercato dopo aver confermato Vincenzo Montella come allenatore, un tecnico che mai ha ammirato Bacca e mai ne ha apprezzato le qualità, non amando soprattutto quella sua mancanza di partecipazione alla manovra e di sacrificio, caratteristiche tanto care all’ex guida tecnica della Sampdoria. Bacca via dal Milan, dunque, ma le offerte per il sudamericano esistono? Esistono, ma sono poche, pochissime, a differenza di un anno fa quando il West Ham aveva offerto una ventina di milioni per il cartellino, quando l’Arsenal aveva chiesto informazioni e quando addirittura il Paris Saint Germain aveva segnato il nome di Bacca sul proprio taccuino.
Scarso fascino
Oggi, invece, il colombiano sembra essere presente in poche liste della spesa: c’è ancora l’Arsenal che forse sostituirà Giroud e che ha spedito un paio di emissari ad assistere a Milan-Bologna, c’è il Siviglia, la sua vecchia amatissima squadra, che già a gennaio aveva fatto un timido sondaggio e che potrebbe ripresentarsi in estate, c’è il Watford con cui il Milan è pronto a discutere anche per Niang, e poi c’è la Cina, forse la destinazione più probabile per Bacca, perché i club cinesi offrono soldi, tanti soldi, sia alle società e sia ai calciatori, pur subendo le remore degli atleti che sanno benissimo di andare a finire in un campionato di bassissima rilevanza come quello cinese. Ma per un calciatore come il colombiano, spento ed abulico negli ultimi mesi e con poca fascinazione in Europa, forse proprio l’opzione relativa alla Cina potrebbe alla fine rivelarsi la migliore, per lui e per un Milan che non vede l’ora di monetizzare con la cessione di un attaccante ormai completamente estraneo all’ambiente milanista.