31 luglio 2025
Aggiornato 02:00
Calcio

Paolo Berlusconi tranquillizza tutti: “Cinesi seri e reali, nessun rientro di capitali da parte di mio fratello”

Il fratello di Silvio, nonché vicepresidente rossonero, rassicura l’ambiente circa la vendita della società ed i continui rinvii

Paolo Berlusconi, vicepresidente del Milan e fratello di Silvio
Paolo Berlusconi, vicepresidente del Milan e fratello di Silvio Foto: ANSA

MILANO - Intervenendo all’emittente Italia 7 Gold, Paolo Berlusconi, fratello di Silvio e vicepresidente del Milan, ha provato a fare chiarezza sull’intricata vicenda della cessione del club rossonero alla cordata cinese facente capo al gruppo Sino-Europe-Sports, rinviata di volta in volta nonostante i 200 milioni in due rate già versati dagli asiatici alle casse della Fininvest: «Voglio chiarire che questo consorzio cinese è serio - afferma Berlusconi - ed ha già versato 100 milioni di caparra la prima volta ed altri 100 dopo, e solamente per questioni burocratiche del governo cinese gli investitori non sono ancora riusciti a definire l’acquisto delle quote di maggioranza del Milan. Ma i 200 milioni elargiti testimoniano la serietà della cordata e la reale intenzione di comprare la società, di chiudere l’operazione al più presto. Hanno chiesto una semplice proroga di un mese che mio fratello ha ovviamente concesso con la promessa di un’ulteriore caparra di altri 100 milioni entro una settimana».

Rientro di capitali?

Paolo Berlusconi ha poi voluto rispondere, seppur indirettamente, alle parole di Marco Travaglio, noto giornalista e scrittore, che nei giorni scorsi intervenendo al canale La7 aveva affermato che i cinesi non sono mai esistiti e che la trattativa per la cessione del Milan era un’invenzione di Silvio Berlusconi per far rientrare dei propri capitali bloccati all’estero: «Non so se mio fratello darà mandato ai suoi avvocati per presentare un esposto contro Travaglio - attacca Paolo Berlusconi - che è un personaggio che ora ha davvero oltrepassato ogni limite asserendo senza motivo e senza elementi concreti che Silvio voglia far rientrare in Italia dei capitali ora all’estero e pertanto mettendo su la sceneggiata della vendita del Milan; io dico che mio fratello all’estero ha solamente una villa, peraltro rigorosamente dichiarata. Poi, sinceramente, pensare di far rientrare dei capitali dall’estero organizzando una finta cessione del Milan davanti a tutto il mondo, mi sembrerebbe un’operazione da stupidi e chi millanta cose simili è in malafede». Naturalmente, anche in questa circostanza si è persa l’occasione per chiarire una volta per tutte i nomi degli investitori che formano la cordata che dovrebbe e vorrebbe acquistare il Milan.