Milan-Bacca: fine di un amore mai iniziato
Il centravanti colombiano, uscito anzitempo contro la Sampdoria, è ai titoli di coda in rossonero nonostante resti il capocannoniere della squadra. Del resto a Milano nessuno sembra apprezzarlo
MILANO - Un solo gol su azione negli ultimi mesi, prestazioni deludenti, fischi dagli spalti e staffetta quasi sempre annunciata con lo scalpitante e più attivo Lapadula. Contro la Sampdoria, dopo una gara sconcertante senza neanche mezzo tiro in porta, Montella lo ha sostituito e sul colombiano sono piovuti fischi, insulti e quell’alone di insoddisfazione sempre più ampio, il rapporto fra lui e l’ambiente rossonero ormai squarciato. Non sono bastati i 20 gol dell’anno scorso e i quasi 10 di quest’anno, non basta che Bacca sia ancora il capocannoniere del Milan, perché l’ex punta del Siviglia è insofferente in campo, non aiuta la squadra e ormai non segna neanche più, risultando inutile e pure dannoso alla già mediocre formazione di un Montella che già non ama centravanti che non si sacrificano per il gruppo, figuriamoci ora che il sudamericano manco la butta dentro. Il pubblico milanista, poi, non lo ha mai particolarmente amato, non è il calciatore che la tifoseria rossonera ama, lui, gol a parte, non ha mai fatto nulla per avvicinarsi al mondo Milan, anzi, non ha mai perso occasione per lagnarsi della poca competitività della squadra e per andarsene pure a vedere il suo Siviglia mentre il Milan sbuffava e sgomitava ad Empoli nella serata in cui è esploso Lapadula, il centravanti che tutto San Siro vorrebbe in campo, il centravanti con meno pedigree internazionale ma con più cattiveria, il centravanti del popolo, il centravanti lavoratore: se proprio la barca rossonera deve affondare, meglio farlo con chi ci mette cuore ed anima, rispetto a chi, come Bacca, ha paura di sporcarsi il vestito. Il Milan ricco e borghese, del resto, è finito da un pezzo.