Nuova tegola su Michael Schumacher: ora lo scaricano pure gli sponsor
Altre due aziende decidono di interrompere la collaborazione con la leggenda della F1. Un colpo per la famiglia che, nonostante il ricchissimo patrimonio accumulato nel corso della sua carriera, è costretta a spendere 10 milioni all'anno per le sue cure
GLAND – Non basta la lunga e dolorosa riabilitazione dal suo drammatico incidente sugli sci di cui fu vittima tre anni fa a Meribel, in Francia. Non bastano gli sciacalli della stampa che quotidianamente rovinano la serenità della famiglia cercando di violare la privacy della loro villa di Gland, sulle rive del lago di Ginevra. Ora, a complicare le cose per Michael Schumacher arriva anche l'abbandono in massa dei suoi sponsor. È quanto emerge da un articolo pubblicato dalla testata portoghese Maquina do esporte, specializzata proprio nel marketing sportivo, secondo cui l'azienda tedesca di porte Hormann e il marchio di orologi di lusso Audemars Piguet avrebbero interrotto il proprio rapporto di collaborazione con la leggenda della Ferrari e della Formula 1, quest'ultima azienda addirittura ritirando dal commercio una linea di prodotti proprio dedicata a lui. E queste sono solo le ultime due case, in ordine di tempo, a dire addio al campione 48enne: in precedenza era toccato a Jet Set, Navyboot, Rosbacher ed Erlinyou. «Altre hanno invece trattato per ottenere una riduzione» del denaro pagato a Schumi, sempre secondo quanto rivelano i giornalisti lusitani. L'unica ditta fuori dal coro è dunque la Deutsche Vermoegensberatung, da sempre il principale e più fedele sponsor del sette volte iridato, nonché oggi della scalata alla F1 del figlio Mick.
Clinica di famiglia
Non ci voleva proprio questo ulteriore brutto colpo per le casse degli Schumacher. Il pur ricchissimo patrimonio che l'ex pilota tedesco ha accumulato in diciotto stagioni di Gran Premi, che nel 2015 ammontava alla cifra faraonica di 780 milioni di dollari, infatti, è stato rapidamente eroso dalle costosissime cure a cui è costretto a sottoporsi. Una recente stima della stampa britannica aveva indicato in ben 191 mila euro alla settimana, oltre 10 milioni all'anno, le spese che la famiglia deve sostenere per mantenere la vera e propria clinica privata in cui è stata trasformata la sua villa. Con tanto di medici, nutrizionisti, infermieri, esperti neurologici, quaranta camere da letto e addirittura una pista di elicottero. Senza peraltro, stando almeno a quanto è trapelato fino ad oggi dal muro di silenzio eretto dalla sua manager Sabine Kehm, ottenere purtroppo ancora alcun miglioramento sostanziale delle sue gravissime condizioni di salute.