20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Il campione di Tavullia non ha commesso alcun reato

«Valentino Rossi mi tirò un calcio», il giudice dà torto alla tifosa

Il tribunale di Requena, in Spagna, sospende la causa intentata dalla tifosa colpita dal Dottore nel paddock dell'ultimo Gran Premio di Valencia: la denunciante, infatti, non ha spiegato il tipo di aggressione subita

Valentino Rossi ai box Yamaha
Valentino Rossi ai box Yamaha Foto: Michelin

ROMA – Il giudice del tribunale di Requena, in Spagna, ha sospeso la causa aperta contro Valentino Rossi. Il pilota era stato citato dalla signora Ana Cabanillas, che lo aveva accusato di cattive maniere in occasione del Gran Premio di Valencia, quando il Dottore si fece largo nel paddock a colpi di spinte e pedate. Secondo il tribunale la denunciante nella sua lettera di accuse non ha motivato il reato in cui sarebbe incorso il campione di Tavullia e per questo ha deciso di sospendere la causa. Non avrebbe specificato, cioè, se avesse ricevuto calci, spinte, né le parole che il pilota della Yamaha avrebbe pronunciato contro di lei. La tifosa, insomma, si sarebbe limitata a parlare genericamente di cattive maniere: per questo motivo il giudice non avrebbe riscontrato alcun reato nelle accuse della donna. Intervenendo ai microfoni di El Partidazo su Radio Cadena Cope la donna aveva sostenuto di aver ricevuto un piccolo livido sulla gamba e che per questo aveva deciso di denunciare Rossi, in quanto l'avrebbe colpita volontariamente e intenzionalmente.

(Fonte: Askanews)