25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Calcio

Ancelotti sul nuovo Milan: "Troppi ex interisti in società? L'importante è che siano capaci"

L'ex allenatore rossonero, oggi al Bayern Monaco, appoggia le scelte dirigenziali della proprietà cinese che sta acquistando il club da Berlusconi

MONACO DI BAVIERA - Marco Fassone nuovo amministratore delegato, Massimiliano Mirabelli direttore sportivo. Non è l'organigramma societario dell'Inter, rivisto dall'ultima volta, bensì è quello del Milan, profondamente rinnovato con l'avvento della nuova proprietà cinese che entro il 2017 rileverà il club da Silvio Berlusconi. In molti fra i tifosi rossoneri, così come fra ex calciatori milanisti, leggi Demetrio Albertini, non sembrano approvare la scelta di inserire in società così tanti protagonisti della recente Inter, spaventati dal perdere quell'identità milanista già minata dall'ultimo diastroso quinquennio di gestione berlusconiana. Non è fra questi Carlo Ancelotti, ex calciatore e allenatore del Milan, oggi tecnico del Bayern Monaco, che a proposito del nuovo Milan ha affermato: "Non so bene chi siano i nuovi proprietari del Milan, ma mi auguro che sappiano gestire la società come avvenuto negli ultimi trent'anni. Sento critiche ai dirigenti provenienti da altre società di Milano, ma io non mi preoccuperei di questo, piuttosto cercherei di capire se sono bravi o no; se sono in grado di gestire bene il Milan contribuendo a riportarlo in alto, possono venire anche da altri club, non importa, l'importante è il risultato finale». Del resto, lo stesso Ancelotti non ebbe problemi nè con Clarence Seedorf e nè con Andrea Pirlo, scartati dall'Inter e rilanciati dal Milan, artefici dei successi rossoneri di Ancelotti prima e di Allegri poi; nessuno, ad esempio nelle serate di Manchester 2003 o di Atene 2007, ricordava il passato interista dei due, così come nessuno ricorderà Fassone e Mirabelli con la giacca nerazzurra qualora i risultati al Milan dovessero essere positivi.