Tacconi è sicuro: "Donnarumma è già della Juve"
L'ex portiere bianconero la spara grossa circa il futuro del giovane portiere del Milan che, a suo dire, sarebbe già stato scritto
MILANO - A certe sparate eravamo abituati quando si tratta di calciatori assistiti da Mino Raiola, ma solitamente a parlare era lo stesso super procuratore, abile a mettere carte in tavola di un colore dichiarandone candidamente un altro. Stavolta però a rilasciare la dichiarazione più folkloristica e ad effetto è stato Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della nazionale italiana, oggi presenza di programmi televisivi di vario genere, calcio escluso. Tacconi ha infatti commentato il futuro di Gianluigi Donnarumma, portiere diciassettenne del Milan, probabilmente il talento più cristallino che il calcio italiano abbia prodotto negli ultimi dieci anni: "Donnarumma è certamente il miglior portiere del mondo in prospettiva - ha detto l'ex portiere juventino - ed ha qualità enormi. Il suo futuro? E' già della Juventus, vedrete che fra un paio d'anni mi darete ragione, penso che sia già tutto fatto, anche perchè quando Buffon dirà addio la Juve con chi potrà sostituirlo se non con Donnarumma, ovvero il suo naturale erede? Inoltre i bianconeri sanno programmare il futuro, non hanno proprietà straniere assenti e non si faranno sfuggire l'occasione di portare il ragazzo lombardo a Torino".
La verità
Un guazzabuglio di assiomi e postulati che, in teoria avrebbero anche un senso, perchè certamente oggi come oggi la Juventus ha dimostrato di poter comprare (e vendere) chiunque senza che nessuno le opponga resistenza (chiedere a Napoli e Roma per conferma), ma affermare con assoluta certezza che Donnarumma fra due anni finirà in bianconero e che addirittura tutto sia stato già ratificato, beh, sembra onestamente troppo. Con un procuratore come Raiola, la cessione del fenomeno rossonero non è esclusa (soprattutto se il Milan sarà lo stesso degli ultimi quattro anni) ma l'agente italo-olandese di affari a lungo termine non ne ha mai fatti: lui fa scatenare aste, offre i giocatori a qualcuno e nel frattempo firma con un altro, tutt'altra realtà rispetto alle visioni di Tacconi. Senza contare che il potere contrattuale del Milan, con l'avvento della proprietà cinese, potrebbe rafforzarsi spingendo Donnarumma a rimanere in rossonero e diventare un pilastro della compagine milanese, vincendo possibilmente anche qualcosa.