Da Nesta a Mati Fernandez: com’è cambiato il 31 agosto del Milan
14 anni fa l’acquisto in extremis del forte difensore romano, oggi la campagna acquisti rossonera si chiude con l’irrilevante arrivo del cileno dalla Fiorentina
MILANO - 31 agosto 2002 - 31 agosto 2016: sembra passato un secolo, sono trascorsi appena 14 anni da quel leggendario ultimo giorno di calciomercato quando un blitz di Galliani a Roma sbloccò la trattativa per strappare Alessandro Nesta alla Lazio e regalare a Carlo Ancelotti il difensore centrale più forte d’Europa, preludio di un ciclo rossonero meraviglioso e chiuso nel 2012 dall’addio di tanti senatori e la tragicomica cessione al Paris Saint Germain della coppia Ibrahimovic-Thiago Silva, offerti ai francesi da Berlusconi e Galliani. 14 anni dopo è un 31 agosto malinconico e depresso quello dei tifosi milanisti, costretti a sorbirsi nomi ridicoli ed improponibili da offrire al povero Montella, obbligato a fare le nozze coi fichi secchi in una squadra che non si qualifica per le coppe europee da tre stagioni.
Chi si accontenta gode
Nel 2002 arrivò Nesta, oggi i sostenitori rossoneri si ritrovano Mati Fernandez, onesto centrocampista cileno della Fiorentina che proprio Montella ha espressamente richiesto a Galliani nonostante quando allenava i viola non avesse fatto di Mati un titolare fisso, anzi, lo teneva spesso e volentieri in panchina. Del resto, però, il cileno era l’unica possibilità di aggiungere qualcosa allo scarno centrocampo rossonero dopo i no per Paredes, Kovacic, Fabregas e compagnia bella, e allora meglio di niente, meglio inserire lui che l’allenatore già conosce, meglio rischiare l’incidente diplomatico col Cagliari per poter dire: «Anche quest’anno ho piazzato il colpo last minute il 31 agosto». Da Nesta a Mati Fernandez, l’acqua sotto i ponti si è prosciugata.