29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Cartellino rosso per il giovane pilota italiano

È giallo: il team Sky Racing Vr46 sospende Romano Fenati

La squadra di Valentino Rossi in Moto3 prende una decisione clamorosa e inspiegabile: «A seguito di reiterati comportamenti non in linea con le normali regole da osservare all'interno di un team», domani Fenny non correrà

Romano Fenati in azione nelle qualifiche al Red Bull Ring
Romano Fenati in azione nelle qualifiche al Red Bull Ring Foto: VR46

ZELTWEG«A seguito di reiterati comportamenti non in linea con le normali regole da osservare all'interno di un team, informiamo che il pilota Romano Fenati è stato sospeso e non sarà quindi schierato sulla griglia di partenza della gara che si correrà domani sulla pista di Spielberg». Con queste tre, laconiche righe, diffuse nella serata austriaca, il team Sky Racing Vr46 di Moto3, quello di Valentino Rossi per intenderci, comunica l'avvenuta sospensione di Fenny: uno dei giovani pupilli del Dottore, uno dei talenti più promettenti della sua Vr46 Academy. Una decisione senza precedenti e avvolta dal giallo, innanzitutto perché non viene ufficialmente chiarito quali siano questi «reiterati comportamenti non in linea con le normali regole da osservare all'interno di un team» che siano costati questo cartellino rosso a Romano.

Finora dalla squadra erano solo trapelati dei problemi di convivenza con il suo compagno di squadra Niccolò Bulega, con il quale erano volate anche parole grosse a microfoni accesi, ma tutto sembrava apparentemente risolto già da qualche gara a questa parte. Dunque, che cosa ha combinato Fenati? Al momento non si sa. Né si conosce quale sarà il suo futuro, per il prosieguo di questa stagione ma soprattutto per la prossima, quando proprio lui era ritenuto il favorito per guidare il team Sky Racing Vr46 alla sua prima stagione in Moto2. Non resta che aspettare. Di certo, insomma, per ora c'è solo che Romano Fenati non correrà il Gran Premio d'Austria di domani. Oggi aveva chiuso le qualifiche in 11esima posizione, con il tempo di 1:36.993, a poco più di sette decimi di distacco dal poleman Mir (1:36.228). «Non è stata la qualifica che speravo – aveva commentato – Abbiamo fatto dei progressi rispetto al mattino, ma non ho ancora la confidenza che cerco alla guida. Sarà una gara all'attacco, ma nulla è perduto: posso stare con i più forti». Invece, i più forti domani sarà costretto a guardarli dalla televisione.