12 ottobre 2025
Aggiornato 12:00
Calcio

La Gazzetta dello Sport: “West Ham, 20 milioni al Milan per Bacca”

Secondo il quotidiano milanese, questa sarebbe l’offerta della formazione britannica per il centravanti colombiano. Galliani rifiuta, ma sembra l’inizio di una trattativa che porterà l’attaccante a Londra entro luglio

MILANO - La fuga dal Milan forse ha inizio. In attesa di scoprire cosa ne sarà delle vicende societarie e della possibile cessione del club alla cordata cinese, i calciatori rossoneri cominciano a guardarsi intorno alla ricerca di una destinazione migliore (non difficile da trovare, vista la crisi irreversibile del club di Berlusconi). Già Bonaventura non aveva chiuso al 100% le porte ad un possibile trasferimento, così come Niang e Kucka per cui c’è il forte pressing di Sinisa Mihajlovic, nuovo allenatore del Torino che ha già allenato lo slovacco nella sua avventura milanista. Ora ecco il turno di Carlos Bacca, centravanti colombiano autore di 18 gol in campionato, ma pronto a lasciare il Milan senza Europa. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha rivelato come il West Ham abbia formulato una proposta di 20 milioni di euro ai rossoneri per assicurarsi l’ex punta del Siviglia che avrebbe dato anche il suo benestare al passaggio in Inghilterra. Galliani ha rifiutato l’offerta dichiarando che per meno di 25 milioni non verranno intavolate trattative per Bacca, pagato l’anno scorso 30 milioni. Ma la sensazione è che il futuro dell’attaccante sudamericano sia lontano da Milano: il West Ham, club inglese di seconda fascia, ha al momento più fascino del Milan perché ha soldi da spendere e perché disputerà la Coppa Uefa, al contrario dei rossoneri, bloccati nel limbo di una situazione societaria tutta da chiarire e fuori dalle competizioni europee da ormai tre stagioni. La fine dell’ex club più titolato al mondo è questa: essere scavalcati nelle preferenze pure da compagini con poca gloria e pochi successi, ma che possano garantire progetti ambiziosi. Le alternative sono due, senza altre vie d’uscita: cambiare proprietà con l’avvento di nuovi investitori che restituiscano linfa al Milan, oppure la conferma dell’attuale società, la cessione dei migliori calciatori, la ripartenza con giovani italiani presi più o meno a caso e la conseguente discesa verso la serie B, stile Napoli e Torino di metà anni novanta.