Ambrosini: "Non è vero che Kucka è ruvido con i piedi"
L'ex capitano del Milan promuove ed elogia le prestazioni del centrocampista rossonero, troppo spesso considerato tecnicamente scarso ed invece capace anche di giocare il pallone
MILANO - Per molti è stato un acquisto inutile, il solito patto Preziosi-Galliani, per altri si tratta di un semplice manovale, di un maniscalco del pallone con i piedi quadrati e la corsa come unica qualità. Parliamo di Juraj Kucka, centrocampista del Milan, passato sotto traccia ad inizio stagione e rivelatosi invece uno degli insostituibili di Sinisa Mihajlovic che conta sull'ex genoano quasi come Mazzone contava su Bisoli e Cappioli. Chi ha sempre considerato Kucka un semplice incontrista, dinamico e bravo a sradicare palloni dai piedi avversari, ma tremendamente ruvido e macchinoso quando la palla doveva gestirla lui, probabilmente di partite del Genoa ne aveva viste poche; Kucka è sì un mediano, non gli si può certo chiedere di schiaffarsi davanti alla difesa e dirigere il gioco della squadra, ma è un centrocampista tecnicamente valido, tatticamente intelligente e non così falloso come le cronache lo dipingevano. Di irregolarità ne commette, il suo ruolo glielo impone, ma non è uno scellerato o un macellaio, non azzanna le caviglie dei calciatori avversari come un Brio o un Materazzi qualsiasi, è l'evoluzione meno carismatica di Gattuso, forse con tempi di inserimento migliori dell'ex numero 8 milanista. Kucka è senza dubbio una delle rivoluzioni del nuovo Milan, una di quelle rivincite di cui parlava Mihajlovic all'inizio del girone di ritorno di questo campionato.
Tecnica e cuore
La pensa così anche Massimo Ambrosini che di centrocampisti e di mediani tende a capirci qualcosa. L'ex capitano del Milan, oggi apprezzato commentatore televisivo per Sky Sport, ha speso parole di elogio per Kucka, promuovendo lo slovacco a pieni voti: "Kucka è funzionale per il sistema di gioco di Mihajlovic - sostiene Ambrosini - perchè non è un centrocampista statico ed ha variabili che durante la partita permettono di cambiare ritmo alla squadra, elemento fondamentale per chi opta per il 4-4-2 come il tecnico milanista. Quando poi arrivi in società come il Milan ti mettono subito un'etichetta addosso, a Kucka è toccata quella del ruvido, ma io nel suo modo di giocare ci vedo anche la tecnica; forza, dinamismo, cuore, quello che volete, ma ci mette anche tecnica». E pensare che all'incapace Galliani è costato solamente 3 milioni di euro...