Un fiume di milioni per curare Schumacher
Oltre dieci milioni all'anno, quasi 200 mila euro a settimana, è il costo che la famiglia del campione deve sostenere per mantenere in piedi la clinica privata con quindici addetti che è stata allestita nella sua villa svizzera
GLAND – 191 mila euro a settimana, per un totale annuo di 10,2 milioni di euro. Tanto, secondo la ricostruzione pubblicata dalla stampa inglese, costerebbe alla famiglia la lunga e penosa riabilitazione di Michael Schumacher. Una cifra stratosferica, che solo il patrimonio personale accumulato dal leggendario pilota tedesco durante tutta la sua carriera in Formula 1 (stimato recentemente dalla rivista Blitz in circa 700 milioni di euro) rende sopportabile per la moglie Corinna. Del resto, per curare l'ex campione della Ferrari dai gravissimi postumi dell'incidente sugli sci occorsogli due anni fa sulle nevi francesi di Meribel, chi gli sta vicino non ha badato a spese: la sua villa di Gland, sulle rive del lago di Ginevra, in Svizzera, è stata trasformata in una vera e propria clinica privata (peraltro blindatissima dagli sguardi dei giornalisti e dei curiosi). Dove lavora un'equipe di quindici tra medici, infermieri e fisioterapisti, supervisionati da un luminare: il chirurgo Gerard Saillant, lo stesso che lo curò nel 1999 dalla frattura alla gamba riportata dopo lo schianto sul circuito di Silverstone e che si occupò anche del famoso calciatore Ronaldo.
Notizie scarse e negative
Eppure, nonostante gli siano state messe a disposizione le migliori attrezzature e il personale sanitario più preparato, le poche, pochissime notizie che filtrano dalla cortina di ferro predisposta attorno a villa Schumi sono negative. L'ultimo in ordine di tempo ad esprimere il suo pessimismo sullo stato di salute del pilota che un tempo fu il suo pupillo è stato l'ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo: «Ho continuamente sue notizie, e purtroppo non sono buone», si è limitato a raccontare in occasione della sua recente apparizione alla festa per i 60 anni del mensile Quattroruote. Del resto tutte le indiscrezioni che la stampa internazionale si è lasciata sfuggire negli ultimi mesi e che lasciavano spazio alla speranza sono state puntualmente smentite dalla sua manager e portavoce ufficiale Sabine Kehm. Che, a far sapere notizie fondate sulle sue condizioni fisiche, non ci pensa neppure, rispettando le richieste della famiglia di mantenere la più totale privacy.
I fan chiedono un incontro
Ma i tanti tifosi che ancora oggi vanta il sette volte campione del mondo chiedono comunque risposte: «Capisco che la famiglia non intenda diffondere notizie sullo stato di salute di Schumi – ha spiegato il presidente del suo fan club Reiner Ferling – ma noi tifosi vogliamo incontrarci e parlare del nostro campione, con la speranza che possano partecipare anche alcuni suoi ex colleghi». L'occasione potrebbe presentarsi subito dopo le qualifiche del prossimo Gran Premio di Germania, fissate per il 30 luglio sul circuito tedesco di Hockenheim. In quella data i suoi sostenitori spingono perché sia organizzato uno 'Schumi day' e il direttore della pista Georg Seller non si è detto contrario. Chissà se sarà quello il momento buono per saperne finalmente qualcosa di più.