Scandalo Mondiale: accusa di bagarinaggio per membro Fifa
Coinvolto nella vendita di biglietti illegali anche l’ex ct del Brasile Carlos Dunga, interrogato per la sua amicizia con il capo dell’organizzazione, l’algerino Fofana.
RIO DE JANEIRO - Si gonfia sempre più lo scandalo della vendita illegale di biglietti per le partite dei Mondiali. Ci sarebbe un membro dell'esecutivo Fifa dietro questa losca iniziativa. Fabio Barucke, a capo di quella che è stata ribattezzata l'Operazione Jules Rimet, ha fatto sapere oggi che un membro Fifa, assieme a un intermediario della Match Hospitality, agenzia a cui si appoggia per i tagliandi la Federazione internazionale, avrebbe fornito i tagliandi all'organizzazione guidata dall'algerino Mohamadou Lamine Fofana, arrestato assieme ad altre dieci persone. Fofana aveva messo su un sistema di bagarinaggio in grado di fruttare fino a 300 mila euro al giorno e questo grazie a un membro della Fifa, del quale per adesso si sa soltanto che non è brasiliano e che alloggia all'Hotel Copacabana Palace. «Vogliamo identificare l'ultimo anello della catena, chi passava i biglietti a Fofana», ha dichiarato Barucke.
COINVOLTO ANCHE CARLOS DUNGA - A fare il nome del membro Fifa coinvolto, sembra essere stato uno degli arrestati, l'avvocato Josè Massih. Barucke ha poi fatto sapere che l'ex ct Carlos Dunga sarà interrogato vista la sua amicizia con Fofana e altre novità potrebbero arrivare nei prossimi giorni: delle 50 mila intercettazioni a disposizione, infatti, solo la metà è stata analizzata.