29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Ciclismo | Doping

Ulissi positivo al salbutamolo

Al termine dell'11esima tappa del Giro d'Italia, da Collecchio a Savona dello scorso 21 maggio. Il ciclista di Cecina, vincitore di 2 tappe alla corsa rosa (Taranto-Viggiano e Foligno-Montecopiolo), è stato sospeso dalla Lampre-Merida rinunciando alla convocazione per il raduno della Nazionale in programma da questa sera a venerdì a Malè.

ROMA - Ancora una tegola sul mondo del ciclismo. Diego Ulissi è stato trovato positivo al salbutamolo al termine dell'11esima tappa del Giro d'Italia, da Collecchio a Savona dello scorso 21 maggio. Il ciclista di Cecina, vincitore di 2 tappe alla corsa rosa (Taranto-Viggiano e Foligno-Montecopiolo), è stato sospeso dalla Lampre-Merida rinunciando alla convocazione per il raduno della Nazionale in programma da questa sera a venerdì a Malè.

Il salbutamolo è una sostanza dopante nota ormai da tempo nel ciclismo. Nel Giro 2007 erano risultati positivi Leonardo Piepoli e Alessandro Petacchi ed è anche il principio attivo del farmaco assunto da Chris Froome al Giro del Delfinato per il suo asma. Ulissi ha chiesto le controanalisi per approfondire il motivo per cui nelle sue urine è apparsa una quantità sopra la norma del salbutamolo con solo due inalazioni del farmaco sotto accusa.

Di seguito il comunicato ufficiale della Lampre-Merida sulla positività di Ulissi, apparso sul sito web della squadra: «I risultati dell'esame comunicati dall'UCI segnalano la presenza nelle urine dell'atleta di una quantità ingiustificata di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml. E' utile ricostruire come Diego Ulissi, accompagnato dal Dottor Carlo Guardascione (responsabile medico del team) avesse regolarmente dichiarato, in sede di controllo antidoping, l'assunzione in fase di pre-gara di Ventolin (2 spruzzi, pari a 100 ng di salbutamolo ciascuno) e di paracetamolo durante la corsa, quest'ultimo somministrato dal medico di gara per via della rovinosa caduta nella discesa del Passo delle Cento Croci nella quale era stato coinvolto assieme a numerosi altri atleti. L'assunzione consentita di Ventolin si era resa necessaria in quanto Ulissi soffriva di broncospasmi. Come consuetudine, anche tutte le precedenti assunzioni del farmaco erano state regolarmente dichiarate».