28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Supercoppa di Spagna al Barcellona

Messi fa piangere Mourinho che se la prende con il vice di Guardiola

Il Barcellona batte 3-2 il Real Madrid nella finale di ritorno. Alla fine della partita maxi rissa e Mourinho colpisce Vilanova

BARCELLONA - Il Barcellona non smette di vincere. La squadra allenata da Pep Guardiola batte 3-2 il Real Madrid nella finale di ritorno della Supercoppa di Spagna e si aggiudica il trofeo. Il match d'andata al Bernabeu era terminato 2-2. La firma sul trionfo la mette, ancora una volta, Lionel Messi: l'argentino, dopo la delusione in Coppa America con la maglia della sua Nazionale, torna a incantare siglando una doppietta che stende le merengues di Mourinho. Prima del fischio finale scoppia una maxi rissa in campo: ne fanno le spese Marcelo, Ozil e Villa, espulsi.

Gol e spettacolo al Camp Nou. Al 14' il Barcellona è già in vantaggio. Magia di Messi che libera Iniesta tutto solo davanti a Casillas: il centrocampista batte il portiere del Real con un tocco sotto e firma l'1-0. Passano cinque minuti e il Real pareggia con un tocco ravvicinato di Cristiano Ronaldo che, in posizione di sospetto fuorigioco, devia un tiro di Pepe. La partita è splendida: prima del riposo Piqué si trasforma in rifinitore e, di tacco, serve un assist perfetto per Messi che supera Casillas in uscita. Si va al riposo con i blaugrana in vantaggio per 2-1. Ma le merengues di Mourinho non mollano e trovano il pareggio con Benzema, in mischia, a otto minuti dal termine. I supplementari sembrano inevitabili, ma bisogna fare i conti con Messi: l'argentino, su cross dalla destra di Adriano, incenerisce Casillas con un sinistro al volo che si insacca sotto la traversa e manda in delirio i tifosi del Barcellona.

E a proposito di Guardiola, il tecnico del Barcellona è sempre di più nella storia del club: per lui è l'11esimo trofeo da quando siede sulla panchina dei catalani. Eguagliato il record di Johann Cruijff. Con una differenza non da poco: l'olandese arricchì il suo palmares nell'arco di otto anni (dal 1998 al 1996). Guardiola ha fatto la stessa cosa in tre anni.

Follia Mou: aggredito il vice di Guardiola - Ultimi minuti incandescenti al Camp Nou nella finale di ritorno della Supercoppa di Spagna. Messi ha appena segnato la rete del 3-2, quella che piega il Real Madrid e consegna l'ennesimo trofeo ai blaugrana. La palla è a centrocampo, Fabregas la difende e Marcelo, da dietro, commette un fallo durissimo sul centrocampista spagnolo appena arrivato dall'Arsenal. In campo scoppia una maxi rissa. Villa, Ozil e lo stesso Marcelo vengono espulsi. Stesso scenario a bordo campo, con José Mourinho che perde le staffe, si avvicina a Tito Vilanova, il vice di Pep Guardiola, e gli rifila un dito in un occhio. La reazione di Vilanova si limita a uno spintone.

A fine partita il tecnico del Real non rinuncia ad altre frecciate: «Vilanova? Non conosco questo signore, non so chi sia e come si chiama e comunque l'arbitro è lì per fischiare quello che ritiene giusto fischiare: giudica lui, io vado in campo per giocare come un uomo - dice ai microfoni di Mediaset Premium -. La partita? Sono molto contento per il progresso della squadra: non voglio paragonare la nostra prestazione con quella dei nostri avversari, dico solo che siamo migliori rispetto all'anno scorso». E in conferenza stampa nel post partita aggiunge: «La rissa finale? Se è successo tutto questo è perché qualcuno ha provocato. E non è stato un giocatore del Real Madrid».

Guardiola: «Mou? Di lui non parlo» - Pep Guardiola si è preso un posto nella leggenda del Barcellona. Il palmares del tecnico blaugrana, dopo il trionfo nella finale di Supercoppa di Spagna contro il Real madrid, è salito a 11 trofei, lo stesso bottino di un'altra leggenda, Johann Cruijff: «Sono orgoglioso di come abbiamo vinto questa Supercoppa - commenta Guardiola a fine partita ai microfoni di Mediaset Premium - per la qualità del rivale e per l'intensità della partita. La nostra condizione non è ottimale, ma stiamo migliorando. Abbiamo fatto uno sforzo titanico, non pensavo che saremmo stati capaci di giocare così e il merito è tutto dei giocatori».
Poca voglia invece, da parte di Guardiola, di dilungarsi sul concitato finale, sulla rissa e sullo scontro fisico tra José Mourinho e il suo vice Tito Vilanova: «I comportamenti di Mou? Non voglio parlarne, dico solo che ho dei giocatori modello. Anche quando sono provocati si comportano in modo esemplare».
L'ultima battuta è un avvertimento a Fabregas: «Sono contento di averlo a disposizione, ma qui nessuno ha il posto da titolare assicurato».

Xavi: «Il Real è patetico» - Si alza unanime il coro di disappunto del Barcellona nei confronti di José Mourinho. Dopo la rissa nel finale di partita che ha visto il tecnico di Setubal tra i principali protagonisti, non si sono fatti attendere i commenti dei blaugrana.
«Non credo che la colpa sia dei giocatori. Anche quando abbiamo vinto per 6-2 sul loro campo non è successo tutto questo. Ma adesso prendono ordini da una persona che sta distruggendo il calcio spagnolo. Bisogna fare qualcosa perché questa situazione rischia di finire molto male. A volte accusano noi catalani, ma i veri colpevoli sono a Madrid. Ultimamente si sta passando il limite», dice un adirato Gerard Piqué.
Senza peli sulla lingua anche Xavi, durissimo con i Blancos: «L'immagine del Real Madrid è patetica, l'entrata di Marcelo (su Fabregas, ndr) è stata criminale e bestiale».