20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Ciclismo

Uci: Torri irresponsabile, accuse vuote

Il Presidente Pat McQuaid: «L'efficacia delle misure adottate dall'Uci è riconosciuta»

ROMA - Il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, Pat McQuaid, ha espresso «disappunto e sbigottimento» per le «accuse» lanciate dal capo della procura antidoping del Coni, Ettore Torri. Replicando all'allarme lanciato da Torri, secondo il quale il doping è una piaga che non esclude nessuno nel ciclismo professionistico, McQuaid ha affermato in una nota che «l'efficacia delle misure adottate dall'Uci per combattere questo problema reale, che è comune a tutti gli sport, è stata ripetutamente riconosciuta da tutte le principali istituzioni sportive, compresi il Cio e la Wada».

McQuaid afferma che il sofisticato sistema dell'antidoping ha raggiunto i livelli attuali «grazie al lavoro svolto nel ciclismo, prima disciplina ad introdurre un test per l'Epo e successivamente il passaporto biologico»: «Affermare che tutti i ciclisti si dopano non solo equivale a lanciare una grave e vergognosa accusa priva di qualsiasi elemento oggettivo, ma vuol dire anche confutare la validità dei controlli attualmente in vigore. Specialmente se si considerano i dolorosi ma assolutamente trasparenti risultati ottenuto fino ad oggi». McQuaid ha infinte definito «incomprensibile e irresponsabile la posizione di Torri».