La Corea del Nord punisce i calciatori, la Fifa apre un'inchiesta
Lo ha annunciato il Presidente Sepp Blatter: «Come primo passo abbiamo chiesto informazioni»
SINGAPORE - La Fifa ha aperto un'inchiesta in merito al trattamento che il governo della Corea del Nord avrebbe riservato ai calciatori e al ct al ritorno in patria dopo l'eliminazione al primo turno (con 3 sconfitte nei 3 match contro Brasile, Portogallo e Costa d'Avorio) dei recenti Mondiali sudafricani. Lo ha annunciato il presidente Sepp Blatter. La Fifa ha inviato una lettera alla Federcalcio nordcoreana attraverso la quale si richiedono spiegazioni in merito alle notizie riportate da alcuni media circa la possibile dura accoglienza che il governo del paese avrebbe riservato alla squadra nazionale, ma anche per chiedere lumi circa le recenti elezioni federali. «E' il primo passo, dovranno risponderci e quindi elaboreremo quanto loro ci comunicheranno», ha detto Blatter.
Radio Free Asia alcune settimane fa aveva raccontato della convocazione ricevuta dai calciatori e dal ct, ricevuti a porte chiuse in un meeting tenuto nella capitale Pyongyang e rimproverati per il loro rendimento ai Mondiali. Ai calciatori sarebbe anche stato imposto di rimproverare pubblicamente il ct Kim Jong Hun. Nessuna fonte ufficiale ha confermato la notizia. Lo stesso presidente della confederazione asiatica, Mohammad bin Hammam, ha detto ai giornalisti di avere recentemente parlato con 4 calciatori nordcoreani, ma di non avere saputo nulla da loro circa questo presunto incontro con il governo del loro paese.