29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Mondiali 2010

Germania-Inghilterra, la vigilia rovescia il copione

Capello tranquillo, Loew furioso con la Fifa snobba la stampa

BLOEMFONTEIN - Il sorriso e la tranquillità di Fabio Capello da una parte, dall'altra la tensione che regna nel ritiro tedesco. La vigilia di Germania-Inghilterra rovescia i presupposti costruiti dalla prima fase dei Mondiali lanciando verso la grande sfida un'Inghilterra fiduciosa e una Germania con i nervi a fior di pelle. Il Ct tedesco Joachim Loew ha disertato la conferenza stampa ufficiale perché seccato dalla decisione della Fifa di impedire alle due squadre di effettuare l'allenamento di rifinitura sul terreno di gioco dello stadio di Bloemfontein, teatro domani della sfida più attesa nel programma degli ottavi di finale. Al suo posto Loew ha mandato l'allenatore dei portieri, Andreas Koepke, contravvenendo al protocollo della Fifa, che impone di presentare di fronte ai cronisti l'allenatore e almeno un giocatore alla vigilia di ogni impegno nel torneo.

Nessuna deroga, invece, nella conferenza stampa dell'Inghilterra. Così, prima di lasciare la parola a Koepke («è appena uscito dalla doccia», hanno fatto sapere dall'entourage tedesco), un portavoce della Fifa ha lasciato trasparire il disappunto della federazione: «La Germania era al corrente delle regole». Capello ha parlato di una «partita importante, forse una delle più importanti»: «Perché vogliamo andare avanti», ha detto il Ct inglese, «conosco il valore della Germania ma conosco anche il valore della mia squadra. La tensione è normale e i giocatori lo capiscono». Nelle prime tre gare di questi Mondiali il centravanti inglese Wayne Rooney, uno dei giocatori più attesi, è rimasto a secco. Capello non si preoccupa e promuove la star del Manchester United: «Si sta allenando bene e speriamo che continui così anche domani. Lui è un giocatore sempre importante - ha spiegato Capello - anche se non ha segnato». Quanto alla formazione Capello ha spiegato di avere deciso dieci undicesimi: «Vedremo chi sarà l'ultimo».