Quagliarella: era il mio sogno di una vita
Gol inutile alla Slovacchia: «Ho cercato di fare il massimo»
JOHANNESBURG - Il Mondiale di Fabio Quagliarella, iniziato e finito oggi con mezza partita giocata contro la Slovacchia e l'inutile gol del 2-3 al 92', rappresenta per l'attaccante del Napoli «un grandissimo rammarico», perché essere stato convocato per il Sudafrica era «il sogno di una vita».
L'ingresso di Quagliarella, ignorato dal ct Marcello Lippi nelle prime due partite contro Paraguay e Nuova Zelanda (finite entrambe 1-1), ha reso agli azzurri finalmente pericolosi in attacco. «Sono stato chiamato in causa e ho cercato di dare il mio meglio e di fare quello che mi aveva chiesto Lippi, di inventare qualcosa», ha detto Quagliarella alla Rai. «Purtroppo non è servito a niente. C'é stata anche un po' di sfortuna, con il pareggio avremmo passato il turno. Il tempo correva veloce, inizi anche ad innervosirti. Sul primo gol abbiamo fatto la frittata dietro, dopo il secondo abbiamo cercato di dare il massimo e ci siamo scoperti. Ma non ci attacchiamo agli episodi».
Il riferimento è proprio a due occasioni che lo hanno visto primo protagonista: prima con un tiro salvato sulla linea dagli slovacchi, ma forse oltre (dalle immagini tv è impossibile capire), poi con un gol segnato ma annullato per una posizione di fuorigioco anche questa difficilissima da decifrare. » salvataggio linea e gol fuorigioco. E Quagliarella, che in merito all'assunzione totale di responsabilità pronunciato dal ct Marcello Lippi in conferenza stampa precisa che «in campo ci andiamo noi e lui ha voluto farci da scudo», non vuole nemmeno polemizzare per il suo scarso utilizzo. «Il mister sa quello che fa, vede gli allenamenti e alla fine abbiamo giocato tutti. Io so stare al mio posto, c'era gente importante davanti a me e poi si parla solo con i fatti. E in più lo spogliatoio era ed è unito e compatto».
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