Zambrotta: l'Italia non ha paura, ci crediamo
Gianluca difende Cannavaro: «Non si può mettere in discussione»
JOHANNESBURG - «L'Italia non ha paura, il gruppo è unito e crede alla qualificazione». A due giorni dalla sfida con la Slovacchia, decisiva per la qualificazione agli ottavi, uno dei veterani della Nazionale, Gianluca Zambrotta, suona la carica. Reduci da due pareggi contro Paraguay e Nuova Zelanda, gli Azzurri devono vincere per essere certi del passaggio del turno. «Sappiamo che quella di giovedì - continua il giocatore del Milan dal sito della Figc - è una partita fondamentale, ci sono in ballo tre punti e l'unico risultato utile per stare sicuri è la vittoria. Abbiamo ancora buone possibilità, siamo uniti e il gruppo ci crede».
Un gruppo con le spalle larghe: «Siamo tutti abituati a questo tipo di clima, per me non è una novità vivere queste situazioni. Non c'è paura e a livello personale sono molto fiducioso».
Zambrotta prende le difese del capitano, Fabio Cannavaro: «Non si può mettere in discussione Cannavaro: arrivarci, come lui, a 37 anni in queste condizioni. Ha subito critiche ingiuste, è solo stato sfortunato. Le critiche nel calcio ci stanno: però mi ha dato fastidio che, prima che iniziasse il Mondiale, mi hanno dato del bollito. Ho 33 anni, da tre mesi stavo preparando questo appuntamento. Avete visto come sta andando il mio Mondiale?».
«Il pareggio contro i neozelandesi - continua Zambrotta - non è un'umiliazione. Credo che abbiamo fatto una buona gara, creato tante palle gol e tirato tanto in porta. Non abbiamo rischiato nulla, se si esclude l'azione del gol e un'altra occasione, ma la difesa è sempre stata il nostro punto forte. Sicuramente bisogna fare qualcosa di più, ma non tutto è da buttare».
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