20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Olimpiadi 2020

Il Coni ha deciso: Roma vince su Venezia

Plauso Pdl-Pd, Lega critica. Bossi: «Giochi acquatici in Laguna». Alemanno contro. Cacciari: «Un'idiozia»

ROMA - Il Coni ha deciso, toccherà a Roma competere per l'assegnazione delle Olimpiadi nel 2020. La candidatura della Capitale ha avuto ragione di Venezia, l'altra aspirante italiana. Ma è proprio la sfida fratricida a scatenare la polemica politica. Se infatti il via libera a Roma è accolto con soddisfazione da Pdl e Pd, è la Lega a mostrare perplessità per la decisione del Coni.

Soddisfatto per la vittoria di Roma è il sindaco Gianni Alemanno: la candidatura della Capitale «non è solo di Roma ma dell'Italia, è stata scelta dal Coni perché può far vincere l'Italia, le Olimpiadi di Roma nel 1960 hanno rappresentato una svolta, l'inizio del boom economico». Soddisfatta anche la Presidente della Regione Renata Polverini, così come dal Partito democratico si fa sentire l'ex sindaco di Roma Walter Veltroni: «Roma è una candidatura forte, prestigiosa, con buone possibilità di arrivare al traguardo. Ora però arriva il momento più difficile. Roma potrà giocarsi le sue carte per la vittoria finale nel 2013 solo se avrà dietro di sé il sostegno sincero, compatto e convinto di tutto il Paese. Il mondo istituzionale, politico e sociale dovrà dunque muoversi con determinazione e unità d'intenti».

Ma chi non gradisce la scelta della Capitale è il Carroccio. Umberto Bossi si dice convinto che tra Roma e Venezia si possa trovare «una mediazione», ad esempio assegnando alla città veneta «almeno i giochi acquatici». Ancora più duro il governatore Veneto luca Zaia, che considera «insoddisfacente» la scelta del Coni e non esclude «un intervento formale in altre sedi». Lamentele venete bipartisan, come dimostrano le parole del sindaco di centrosinistra di Venezia: «Era una decisione scritta da prima e in quanto tale non può che lasciare l'amaro in bocca, trovo questo modo di comportarsi del Coni vergognoso».

Interviene anche l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che considera quella di Roma a svantaggio di Venezia «una scelta che rispecchia la situazione di questo Paese: anchilosata e appesantita, senza capacità di innovare, di riformare e di immaginare». Quanto al possibile 'spacchettamento' olimpico proposto da Bossi, Cacciari lo boccia senza giri di parole: «Una stupidaggine e un'idiozia totale». Parole più sfumate, ma stessi concetti espressi di Alemanno: La sede olimpica non si può scomporre.