Tim Cup: Roma raggiunge Inter in finale, Udinese fuori
I friulani vincono 1-0 la semifinale di ritorno ma non basta
UDINE - Sarà la Roma a sfidare l'Inter nella finale di Tim Cup in programma il prossimo 5 maggio all'Olimpico di Roma. I capitolini si sono qualificati perdendo per 1-0 la semifinale di ritorno sul campo dell'Udinese (gol partita di Alexis Sanchez all'81'). Nel match di andata la Roma si era imposta sui friulani per 2-0. La Roma ha giocato gli ultimi sette minuti in dieci uomini per l'espulsione di Marco Cassetti.
Deluso e amareggiato Pasquale Marino dopo l’eliminazione della sua Udinese. Ma la prestazione dei suoi è stata più che buona. E alla fine i rimpianti sono tanti. «È stata una partita giocata con grande giudizio - ha spiegato il tecnico catanese -. Avevamo preparato la gara per fare l'impresa. Ci credevamo. E ci è mancato poco».
Marino non ha voluto commentare l'arbitraggio. «Non mi pare abbia influito sul risultato. Ma non so se su Sanchez c'era o meno un fallo da rigore. Se così fosse allora avrebbe inciso eccome». Sul piano del gioco, Marino ha detto che «l'Udinese ha messo sotto la Roma senza subire nulla. E questo ci deve ripagare dalle delusioni dell'anno. Ci è mancato solo il secondo gol».
Un Claudio Ranieri soddisfatto, nonostante la sconfitta, ha commentato con il sorriso sulle labbra il raggiungimento del primo traguardo della stagione: la finale di Coppa Italia dell'Olimpico contro l'Inter. «Certo - ha detto - sarebbe stato un vero e proprio peccato non disputare questa finale. L'abbiamo voluta, eccola». Finale dove la Roma incontrerà l'Inter. «Sì - ha detto Ranieri - perché è la dimostrazione che queste sono state le due squadre più forti quest'anno». Ma il tecnico giallorosso ha subito puntualizzato: «Loro sono una vera e propria armata. Una società che spende molto ogni anno. Noi siamo invece la dimostrazione che si può fare buon calcio anche senza tutto questo. Contro il Barcellona l'Inter ha dimostrato di essere forte. Sono contento e felice. Spero che vada fino in fondo. Certo la vorrei meno famelica, ma nessuno regala nulla. I risultati e gli obiettivi li dobbiamo conquistare noi, con le nostre forze».