Alemanno presenta il «sogno olimpico» per Roma 2020
Investimenti per 13 miliardi di euro, di cui 2 pubblici
ROMA - Il Parco Olimpico, tra Tor di Quinto e Saxa Rubra, con il Parco fluviale, la città dello sport a Tor Vergata e la Fiera di Roma. Sono queste le zone della capitale su cui si svilupperà il «sogno olimpico» di Roma per il 2020. Il progetto, che prevede investimenti per 13 miliardi di euro, di cui 2 miliardi pubblici, è stato presentato oggi alla città dal sindaco Gianni Alemanno.
«La forza della candidatura di Roma per l'organizzazione delle Olimpiadi del 2020 sta nel progetto, un progetto 'convincente'», ha affermato il primo cittadino sottolineando che, quelli presentati oggi al Coni «sono quasi tutti progetti che fanno parte del piano strategico di sviluppo della città (che verrà presentato il 18-19 maggio, ndr), nulla di più». Non sarà costruita nessuna «opera faraonica per il solo evento olimpico», ha assicurato Alemanno. Solo «progetti che riqualificheranno» Roma.
«Abbiamo dimostrato che facciamo sul serio e che non diamo per scontata la vittoria di Roma», ha proseguito il numero uno del Campidoglio. «Ci siamo impegnati molto seriamente per presentare un ottimo dossier al Coni, anche in spirito di lealtà e competizione sportiva con Venezia», l'altra candidata per l'appuntamento olimpico del 2020.
Alemanno ha ricordato come il «sogno» per Roma 2020 sia un progetto che gode di un appoggio «bipartisan». «E' come se tutti fossimo vissuti in una sorta di bolla magica, in concordia e unità di intenti, mentre fuori, in città e in Italia c'è grande scontro politico, grande asprezza dei toni», ha precisato il sindaco. «Ciò è anche merito delle Olimpiadi che hanno questa virtù, questa magia, di creare unità e concordia», ha proseguito. «Chiunque violerà questa unità dovrà vedersela con l'88% di romani che vuole le Olimpiadi a Roma», ha aggiunto il sindaco.