24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Sudafrica 2010

Lippi e Beckenbauer: il Sudafrica non è l'Angola

Acqua sul fuoco dopo l'attacco contro la nazionale del Togo alla Coppa d'Africa

LONDRA - Gettano acqua sul fuoco Franz Beckenbauer e Marcello Lippi sui Mondiali di calcio Sudafrica 2010, dopo l'attacco armato contro la nazionale del Togo alla vigilia della Coppa d'Africa.

I due ex campioni del mondo ostentano fiducia e ottimismo e, nonostante la luce sinistra che si allunga dal Togo al Sudafrica, si dicono assolutamente convinti che il torneo più atteso dell'anno si svolgerà in condizioni ottimali e di massima sicurezza.

Beckenbauer - «Ovvio, lo shock è enorme dopo avvenimenti del genere», ha detto Beckenbauer, pochi giorni dopo l'uccisione di tre membri del team del Togo e il ferimento di due calciatori: «Ma sarebbe un errore se noi europei confondessimo il Sudafrica con l'Angola». «Forse la Coppa d'Africa è stata un po' prematura per l'Angola», ha aggiunto Beckenbauer, che come allenatore portò la nazionale tedesca a vincere la coppa del mondo nel 1990 e la vinse lui stesso come giocatore nel 1974.

Lippi, che ha guidato l'Italia alla conquista del quarto titolo mondiale quattro anni fa in Germania, ha sottolineato le enormi differenze: «Capisco l'accostamento con quanto è avvenuto, ma il Sudafrica è uno dei paesi più evoluti del continente africano e non credo avremo nulla da temere».