24 aprile 2024
Aggiornato 11:00
F1. Singapore 2008

Ecclestone: «Piquet e Renault rischiano grosso»

Patron del Mondiale: «Se tutto vero prevedo serie conseguenze»

LONDRA - Bernie Ecclestone crede che l'indagine della federazione internazionale dell'automobile (FIA) a carico della Renault e del pilota brasiliano Nelsinho Piquet sul presunto incidente causato per ordine di scuderia, potrebbe portare a «serie» conseguenze per entrambi. «La FIA ha aperto un inchiesta, ma io non so se l'accusa sia più o meno vera», ha detto il patron del Mondiale al Times.

«Certo, se tutto fosse vero, Nelsinho si troverebbe davvero in guai seri. Perché se io ti dico di andare a fare una rapina in banca, tu non puoi cavartela dicendo 'me l'ha detto Bernie'. Mi sembra tutto molto strano, ma non conosco la verità».

Secondo informazioni raccolte dalla tv brasiliana Globo, al Gran Premio di Singapore del Mondiale 2008 di Formula 1, la Renault ordinò a Piquet di andare a sbattere contro un muretto il giro seguente il pit-stop per il rifornimento del suo compagno di squadra, lo spagnolo Fernando Alonso, per obbligare la safety car ad entrare in pista ed impedire così, secondo quanto previsto dai regolamenti, il rifornimento agli altri piloti.

Grazie all'episodio dell'incidente, Alonso in effetti conquistò il comando della gara per non mollarlo più fino alla fine, conquistando la prima vittoria stagionale. «Se la FIA dimostrerà le accuse, saranno guai grossi», ha ribadito Ecclestone. «se fosse tutto vero, le conseguenze sarebbero serie. Ma alla fine potrebbe essere tutto falso, Nelsinho magari è solo arrabbiato per essere stato licenziato dalla Renault».

Dopo essere stato fatto fuori da Flavio Briatore, che oltre a dirigere la Renault è anche il suo manager, Piquet, sostituito dal francese Roman Grosjean, ha sparato a zero contro la gestione del team. «Tutto questo non è bello per lo sport», ha detto Ecclestone.