19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Previste anche corsie dedicate allo stadio

Arriva «tessera del tifoso» per seguire le squadre in trasferta

Il possessore della «tessera» potrà seguire le trasferte della propria squadra anche se ciò dovesse essere vietato

ROMA - Il 23 agosto riparte il campionato di calcio di Serie A. Oltre alle novità del campo, cessioni illustri e nuovi arrivi, la prossima stagione sancirà ufficialmente l'introduzione della «Tessera del Tifoso». Ieri infatti, nel corso della conferenza stampa di Ferragosto tenuta al Viminale, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato di aver firmato una circolare per la stagione calcistica 2009-2010 che impone a tutte le società di calcio, serie A, B e Lega Pro, di «garantire la tessera del tifoso a chi la chiederà».

Si tratta dell'attuazione di progetto iniziato il 27 maggio del 2008 quando l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Viminale presentò pubblicamente la «tessera del tifoso», ovvero quello strumento che, secondo le parole del presidente Felice Ferlizzi, avrebbe consentito «ai titolari, salvo diversa specifica determinazione», l'esenzione da quelle che sarebbero poi potute essere «le eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti».

Il possessore della «tessera», quindi, ormai dalla scorsa stagione calcistica, può seguire le trasferte della propria squadra anche se ciò dovesse essere vietato. «Una sorta di tesserino di buona condotta - lo definì all'epoca l'Osservatorio - anche se poi il giudice sportivo squalifica una curva, o determina di far giocare una partita a porte chiuse, quella tessera non servirà a nulla».

L'Osservatorio stabilì sempre nel maggio del 2008 che dopo una prima fase di sperimentazione legata ad alcuni club di Serie A, tra i quali Fiorentina, Udinese, Lazio, Roma e Milan, dalla stagione 2009-10, che scatterà il prossimo weekend, ci sarà il via ufficiale che coinvolgerà tutte le società di A e B.

Entro il 31 dicembre, invece, le società dovranno garantire delle «corsie dedicate negli stadi per i possessori della tessera del tifoso e dei loro familiari o accompagnatori». Mentre a partire dal 1 gennaio 2010 le società potranno vendere o cedere a qualsiasi titolo i tagliandi riservati ai settori ospiti esclusivamente ai possessori della tessera del tifoso.

Per ottenere questa «tessera», ogni tifoso potrà presentare una richiesta al club di cui è sostenitore, che la potrà consegnare dopo aver avuto il nulla osta dalle relative questure, che arriverà solo se il possessore non ha precedenti per fatti violenti. In caso contrario, invece, la «tessera» non verrà rilasciata e, quindi, il tifoso non potrà usufruire dei vantaggi connessi all'uso della stessa. Nel caso, poi, che un tifoso venga coinvolto in incidenti, la «tessera» verrà bloccata automaticamente.

A rischiare, però, sono soprattutto le società: chi non dovesse controllare adeguatamente, infatti, l'esistenza di precedenti e la distribuzione delle tessere, potrebbero addirittura essere escluse dal progetto. Presentata come una sorta di carta di identità, la «tessera» ha più l'aspetto di un bancomat e permetterà, tra le altre cose, di accedere allo stadio attraverso corsie preferenziali ai tornelli. Uno strumento di «fidelizzazione» che in poche parole permette alla Questura di attuare verifiche attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale.