18 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Sicurezza negli stadi

Arriva la «Tessera del tifoso» per le partite in trasferta

Osservatorio Viminale lanciò nel maggio 2007 la sperimentazione

ROMA - Il 27 maggio del 2008 l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Viminale presentò pubblicamente la «tessera del tifoso», ovvero quello strumento che, secondo le parole del presidente Felice Ferlizzi, avrebbe consentito «ai titolari, salvo diversa specifica determinazione», l'esenzione da quelle che sarebbero poi potute essere «le eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti». Il possessore della «tessera», quindi, ormai dalla scorsa stagione calcistica, può seguire le trasferte della propria squadra anche se ciò dovesse essere vietato. «Una sorta di tesserino di buona condotta - lo definì all'epoca l'Osservatorio - anche se poi il giudice sportivo squalifica una curva, o determina di far giocare una partita a porte chiuse, quella tessera non servirà a nulla».

Oggi il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato di aver firmato una circolare che contiene disposizioni per la stagione calcistica 2009-2010 nella quale prevede che tutte le società di calcio «dovranno garantire la tessera del tifoso a chi la chiederà».

Entro il 31 dicembre, ha spiegato il responsabile del Viminale, le società di serie A, B e la lega Pro, dovranno garantire delle «'corsie dedicate' negli stadi per i possessori della tessera del tifoso e dei loro familiari o accompagnatori».

L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Viminale aveva stabilito, nel maggio del 2008, che dopo una prima fase di sperimentazione legata ad alcuni club di Serie A, tra i quali Fiorentina, Udinese, Lazio, Roma e Milan, dalla stagione 2009-10, che scatterà il prossimo weekend, ci sarebbe stato il via ufficiale che coinvolgerà tutte le società di A e B.

Per ottenere questa «tessera», ogni tifoso potrà presentare una richiesta al club di cui è sostenitore, che la potrà consegnare dopo aver avuto il nulla osta dalle relative questure, che arriverà solo se il possessore non ha precedenti per fatti violenti. In caso contrario, invece, la «tessera» non verrà rilasciata e, quindi, il tifoso non potrà usufruire dei vantaggi connessi all'uso della stessa. Nel caso, poi, che un tifoso venga coinvolto in incidenti, la «tessera» verrà bloccata automaticamente. A rischiare, però, sono soprattutto le società: chi non dovesse controllare adeguatamente, infatti, l'esistenza di precedenti e la distribuzione delle tessere, potrebbero addirittura essere escluse dal progetto. Presentata come una sorta di carta di identità, la «tessera» ha più l'aspetto di un bancomat e permetterà, tra le altre cose, di accedere allo stadio attraverso corsie preferenziali ai tornelli. Uno strumento di «fidelizzazione» che in poche parole permette alla Questura di attuare verifiche attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale.