Scienziati scoprono il cocktail che fa vivere più a lungo e più in salute
L'elisir di lunga vita potrebbe celarsi in un cocktail di farmaci scoperto dai ricercatori del Yale-NUS College di Singapore. Ecco di cosa si tratta e come funziona
Di quando in quando si torna a parlare di longevità, elisir di lunga vita e rimedi per vivere più a lungo possibile. Di proposte ne arrivano molte, ma spesso non mantengono ciò che promettono. Ora, un nuovo studio condotto dai ricercatori del Yale-NUS College di Singapore e pubblicato sulla rivista Developmental Cell, mostra che esistono alcuni farmaci che se usati in combinazione, o per così dire come un cocktail, possono essere un rimedio anti-età.
Prolungare la durata della vita
Vivere più a lungo non fa necessariamente rima con vivere bene e in salute. A poco serve vivere per esempio fino a 100 o più anni se però si è malati o comunque non in forma. Secondo i ricercatori, il cocktail può invece permettere di vivere sia più anni che più in salute. «Vogliamo beneficiare non solo dell’avere vite più lunghe, ma anche di trascorrere più di quegli anni liberi da malattie legate all’età come l’artrite, le malattie cardiovascolari, il cancro o la malattia di Alzheimer», scrivono gli autori.
Lo studio
Il dottor Jan Gruber e colleghi hanno, per ora, condotto il loro studio su vermi e moscerini della frutta, che condividono gran parte del DNA umano. La scoperta che una combinazione di farmaci aumenta la durata della vita in questi soggetti, è un anticipo di ciò che potrebbe portare a vite più lunghe e più sane per gli esseri umani in futuro. «Molti Paesi nel mondo, tra cui Singapore, stanno affrontando problemi legati all’invecchiamento della popolazione – ha spiegato Jan Gruber – Se riusciamo a trovare un modo per estendere una vita sana e ritardare l’invecchiamento nelle persone, possiamo contrastare gli effetti nocivi dell’invecchiamento della popolazione, fornendo ai Paesi non solo benefici medici ed economici, ma anche una migliore qualità della vita per la popolazione».
Gli effetti dei componenti testati
In questo studio, il team di ricerca ha voluto scoprire fino a che punto la durata di una vita sana potrebbe essere estesa combinando farmaci mirati a diversi percorsi noti per influenzare proprio la durata della vita. Per esempio, il farmaco rapamicina è attualmente somministrato in seguito a trapianti di organi per impedire al sistema immunitario del corpo di innescare un rigetto. Tuttavia, esperimenti precedenti hanno dimostrato che la rapamicina prolunga la vita di molti organismi, inclusi i vermi Caenorhabditis elegans (C elegans), moscerini della frutta e topi. Per testare gli effetti anti-età, i ricercatori hanno somministrato combinazioni di due o tre composti indirizzando diversi percorsi di invecchiamento verso C elegans. I risultati hanno mostrato che due coppie di farmaci in particolare hanno esteso la vita media dei vermi più di ogni singolo farmaco, e in combinazione con un terzo composto hanno quasi raddoppiato la durata media della vita. Questo effetto – scrivono i ricercatori – è maggiore di qualsiasi estensione della durata della vita che è stata precedentemente segnalata per qualsiasi intervento farmacologico su animali adulti.
In buona salute
I test condotti hanno rivelato che questi trattamenti farmacologici non hanno avuto effetti negativi sulla salute dei vermi. Inoltre, gli autori hanno scoperto che, a tutte le età, i vermi trattati erano più sani e trascorrevano una buona percentuale delle loro già estese vite in buona salute. Allo stesso modo, i test condotti da Gruber, in collaborazione con Nicholas Tolwinski, professore associato di Yale-NUS, hanno mostrato che una specie di moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) trattata con un cocktail simile aveva altresì un’estensione significativa della durata della vita. I risultati evidenziano dunque la necessità di non soltanto estendere la durata della vita, ma fare in modo che le persone siano sane – una combinazione che avrebbe notevoli benefici medici ed economici. Le malattie legate all’età, «attualmente richiedono trattamenti molto costosi, quindi i benefici economici di essere più sani più a lungo sarebbero enormi», sottolinea Gruber. Questo studio è una prova di principio – concludono i ricercatori – dimostrando che l’intervento farmacologico mirato a più percorsi di invecchiamento è una strategia promettente per rallentare l’invecchiamento e prolungare notevolmente la durata della vita sana negli animali adulti.
Riferimento: Developmental Cell.
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