20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Allarme parassitosi

Nave Diciotti, lì sopra sono tutti malati di scabbia. Cos’è la scabbia, sintomi e cure

Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio è salito sulla nave Diciotti, e lì ha scoperto che quasi tutti gli occupanti, bambino compresi sono malati di scabbia. Cos'è, i sintomi, i rischi e le cure

AGRIGENTO – La vicenda della nave Diciotti è in qualche modo passata da una questione di immigrazione a una questione sanitaria, dopo la visita a bordo del procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. Lui, infatti è salito a bordo, con tanto di mandato di ispezione e mascherina sulla bocca. Convinto di voler aprire un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona, ha tuttavia dovuto constatare che quasi tutti gli occupanti della nave – bambini compresi – sono affetti da una parassitosi: la scabbia. Una realtà devastante, come l’ha definita Patronaggio, che inizia anche con i cattivi e penetranti odori, che ti restano addosso.

Un’azione dovuta
Per poter eseguire l’ispezione, era necessario aprire un fascicolo, ha fatto notare Patronaggio. E così è stato. Certo, come sottolineato da un appuntato, vedere le cose da vivo non è la stessa cosa che leggere i giornali. E il procuratore lo ha sperimentato di persona. Intanto, mentre si attendono le decisioni e la valutazione giuridica della magistratura, bisogna prendere atto che la nave Diciotti è divenuta una sorta di bomba infettiva, poiché la scabbia è comunque una patologia, o meglio una parassitosi che si può tramettere. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Cos’è la scabbia?
Si tratta di una patologia dermatologica particolarmente contagiosa, oggi decisamente meno diffusa nel nostro paese rispetto a qualche secolo fa. E’ causata dalla presenza di un particolare acaro denominato Sarcoptes scabiei hominis. Il nome della patologia deriva dal latino scabere che significa grattare. Infatti, di norma, provoca un intenso prurito.

Sintomi della scabbia
La femmina adulta dell’acaro quando trova terreno fertile risiede nella superficie della nostra pelle scavando una sorta di galleria dove deposita, ogni giorno, alcune uova. In meno di una settimana tali uova si schiudono dando vita a nuove larve che, una volta giunte a maturità, si accoppiano. Per scavare tutte queste tane, il piccolo acaro deve secernere sostanze cheratolitiche che, insieme ad altri composti, provocano un’infiammazione e intenso prurito. Specie durante la notte. A tutto ciò si associa un eritema papuloso con chiazze rosse in rilievo.

Incubazione
Generalmente il periodo di incubazione della scabbia è di circa un mese. Ma se verifica una riacutizzazione del fenomeno, potrebbe volerci anche meno tempo. La patologia si trasmette da un individuo all’altro a seguito del contatto stretto e prolungato. Ma anche in questo caso è necessario che venga trasferito in un altro individuo anche un acaro femmina gravida o due acari di sesso diverso.

La cura della scabbia
Generalmente la cura avviene per via topica attraverso creme o lozioni a base di benzoato di benzile ma può anche essere usato del crotamitone o della permetrina. Il prodotto deve essere applicato su tutto il corpo dopo un bagno caldo e uno scrub eseguito con attenzione.