20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Rimedi naturali contro il diabete

I funghi champignon combattono il diabete di tipo 2

Secondo un nuovo studio, mangiare funghi champignon è utile per la prevenzione del diabete di tipo 2

Funghi contro il diabete
Funghi contro il diabete Foto: Africa Studio | shutterstock.com Shutterstock

Gli scienziati della Pennsylvania State University (o PennState) ritengono che una manciata di funghi champignon al giorno può togliere il diabete di torno. In un nuovo studio pubblicato sul Journal of Functional Foods, si riporta come questo genere comune di funghi possano agire con una sorta di prebiotici, favorendo lo sviluppo e la proliferazione di batteri «buoni» nell’intestino, coinvolti nella produzione di glucosio e nella risposta all’insulina. Questi agirebbero nella prevenzione del diabete di tipo 2.

La risposta dell’organismo
Secondo quanto emerso dai test condotti in laboratorio su modello animale, la semplice introduzione nella dieta di circa 85 grammi al giorno di funghi champignon è sufficiente a modificare in meglio il microbiota intestinale. Questa condizione fa sì che l’organismo reagisca meglio nella gestione della produzione del glucosio, tenendo sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che il consumo dei funghi scatena una reazione a catena tra i batteri intestinali, espandendo la popolazione di Prevotella – un tipo di batterio che produce propionato e succinato.

Nuove strade per la cura del diabete
I risultati ottenuti dalla dott.ssa Margherita Cantorna e colleghi hanno spinto i ricercatori a ritenere possibile lo sviluppo di un farmaco, per esempio una pillola che potrebbe segnare l’abbandono delle iniezioni di insulina utilizzate nel controllo del diabete tipo 2. La gestione del glucosio ha infatti importanti implicazioni sia per il diabete che per altre malattie metaboliche, sottolineano gli scienziati.

Lo studio e i risultati
In questo studio, i ricercatori hanno osservato come l’alimentazione a base di funghi champignon abbia cambiato la composizione dei batteri intestinali – il microbiota – per produrre più acidi grassi a catena corta, in particolare propionato da succinato. Precedenti ricerche hanno dimostrato che succinato e propionato possono cambiare l’espressione dei geni necessari per gestire la produzione di glucosio, spiega la dott.ssa Cantorna. «Gestire meglio il glucosio ha implicazioni per il diabete, così come altre malattie metaboliche», ha osservato la ricercatrice. Gli acidi grassi prodotti con l’assunzione dei funghi possono modificare l’espressione dei geni che sono la chiave del percorso tra il cervello e l’intestino che aiuta a gestire la produzione di glucosio o gluconeogenesi. I funghi, in questo caso, fungono da prebiotico, una sostanza che nutre batteri benefici già presenti nell’intestino, scrivono gli autori dello studio. «E’ chiaro che quasi tutti i cambiamenti apportati alla dieta cambiano il microbiota», conclude la dott.ssa Cantorna.