17 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Cancro nell’antico Egitto

Il cancro non è una malattia moderna: le mummie egizie lo dimostrano

Alcuni ricercatori hanno rilevato diversi casi di cancro persino nelle mummie risalenti a 3.000 anni fa. Se non è l’inquinamento o lo stile di vita, cosa causa davvero il cancro?

Il cancro esisteva già nell'antico egitto?
Il cancro esisteva già nell'antico egitto? Foto: Create Jobs | Shutterstock Shutterstock

Molti scienziati ritengono che il cancro sia una malattia moderna, provocata soprattutto dal nostro stile di vita tutt’altro che sano: additivi alimentarci, cibo preconfezionato, inquinamento ambientale, onde elettromagnetiche e smog avrebbero infatti contribuito alla comparsa di queste temibili malattie. Tuttavia, c’è chi asserisce esattamente il contrario: persino i dinosauri avevano il cancro e ora, si è scoperto, anche le mummie egizie. Allora questa malattia da cosa è provocata?

Stile di vita e cancro
Stiamo tutti a attenti a seguire uno stile di vita che possa essere il più possibile sano. Le linee guida contro il cancro, infatti, ci dicono che se manteniamo un peso corporeo sano, evitiamo determinati tipi alimenti, facciamo attività fisica e stiamo lontani da smog, fumo e alcol, riduciamo vistosamente il rischio di incappare in un tumore. Eppure, molti potranno raccontare che nonostante abbiano seguito per decine di anni uno stile di vita impeccabile hanno comunque contratto una forma cancerosa. Mentre altri, al contrario, pur vivendo in maniera decisamente scorretta e sregolata godono di buona salute. Dunque, possiamo dire con certezza che il cancro è causato da tali fattori? E se sì, come è possibile che si sia presentato all’epoca dei dinosauri o degli antichi egizi, momento in cui tali fattori di rischio erano pressoché nulli?

Cancro nell’antico Egitto
Secondo quanto emerso recentemente in seguito al lavoro di alcuni archeologi che hanno rilevato i corpi degli antichi egizi sepolti nell'Oasi di Dakhleh, scontrarsi con il cancro – migliaia di anni fa - non era poi così insolito. Solo in questo luogo, infatti, sono stati ritrovati bambini affetti da leucemia e uomini con cancro alle ossa e al colon. Gli esperti hanno preso in esame circa mille egiziani sepolti da 3000 a 1500 anni fa.

Percentuali inferiori?
Quella che sembra essere emerso è che la percentuale di casi di cancro fosse inferiore rispetto a quella odierna. Gli scienziati stimano un 5 per mille nell’antichità, contro un 50 percento di oggi. «Così, il rischio di cancro nel corso della vita nelle società occidentali di oggi è 100 volte maggiore rispetto all'antica», spiegano a Live Science il dottor El Molto e il dottor Peter Sheldrick, autori dello studio. Tuttavia, è importante sottolineare che questa disparità potrebbe avere un senso se si considera che molti tumori compaiono in età avanzata e, un tempo, difficilmente si moriva così tardi.

Conosciamo tutti i casi?
Quando si parla di statistiche odierne è abbastanza semplice fare una stima relativamente precisa. Ma quando si parla di migliaia di anni fa le cose si complicano. El Molto, un professore di antropologia Western University (Ontario, Canada) ormai in pensione, ritiene che molti individui che vivevano a Dakhleh avrebbero potuto esser morti di cancro senza lasciar tracce. E ha ribadito che la vita era più breve quindi non è facile comprendere l’entità del problema.

Come hanno determinato il rischio di cancro?
In ben cinque casi su sei, i ricercatori hanno compreso che si trattava di cancro rilevando delle lesioni alle ossa (buchi nello scheletro). Pare che tali buchi si siano interrotti nel momento in cui il cancro ha cominciato a diffondersi. Per esempio, una donna di circa 45 anni, aveva un foro sull’anca destra, ma i ricercatori ritengono che il tumore sia partito da un’altra sede corporea. Mentre un caso di cancro del colon retto (un uomo di circa 50 anni), il tumore era rimasto ben preservato ed è stato facile osservalo dagli scienziati. Ci sono stati anche casi di ragazzi e ragazze di 20/30 anni affette da cancro. Un’età decisamente anomala anche ai giorni nostri. «Quando i casi di Dakhleh sono stati presentati per la prima volta a incontri professionali, un commento comune contro l'accettazione della diagnosi di cancro era che la loro età era troppo giovane», scrive il dottor Molto insieme a Sheldrick, un medico di Chatham (Ontario).

Da dove viene, dunque, il cancro?
Se non è lo stile di vita e non sono gli alimenti – completamente differenti da quelli odierni – cosa può aver provocato il cancro agli antichi egizi? Secondo diverse ricerche, esiste un temibile virus che era diffuso fin dagli albori dell’umanità: il papilloma virus o HPV. «L'HPV è una causa confermata di cancro della cervice uterina e dei testicoli, e si è evoluta in Africa molto prima che emergesse l'Homo sapiens. Le due sepolture femminili e maschili di Dakhleh, tutti giovani adulti, potrebbero avere, rispettivamente, sviluppato il cancro della cervice uterina e del cancro ai testicoli. Sappiamo dall'attuale ricerca epidemiologica sul cancro che entrambi i tipi di tumori raggiungono il picco nelle coorti di giovani adulti», concludono Molto e Sheldrick. I risultati dello studio sono stati pubblicati sull’International Journal of Paleopathology.