4 ottobre 2023
Aggiornato 01:30
Alimentazione più sana

Via i grassi trans dagli alimenti, l’OMS dichiara guerra totale per salvare 10 milioni di vite l'anno

L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia una Campagna pluriennale per eliminare l’uso dei dannosi grassi trans negli alimenti

Grassi trans
Grassi trans Foto: Lightspring | shutterstock.com Shutterstock

ROMA – Già ‘bannati’ in alcuni Paesi e oggetto di numerosi studi che ne hanno attestato la pericolosità e dannosità, i grassi trans sono ora oggetto di una guerra pluriennale che si dovrà concludere con la loro esclusione totale dagli alimenti. Ecco quanto deciso dall’OMS per sradicare una volta per tutte l’utilizzo di questi ingredienti. E per cominciare, proprio da oggi, negli Stati Uniti tutto il cibo deve essere prodotto senza grassi trans, a conclusione di una Campagna pluriennale indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Salvare 10 milioni di vite all’anno
L’intento dell’OMS è quello di salvare almeno 10 milioni di vite all’anno, con la messa al bando dei grassi trans. Già negli anni ’90 del secolo scorso, i ricercatori hanno iniziato a collegare i grassi trans ai problemi di salute, e in particolare alle malattie cardiovascolari. Con l’accumularsi delle evidenze scientifiche, nel 2006 anche la Food and Drugs Administration (FDA) ha richiesto all’industria alimentare di dichiarare la quantità di grassi trans sulle etichette degli alimenti. Nove anni più tardi, l’agenzia Usa ha vietato ai produttori di aggiungere grassi trans a tutti i prodotti entro il 18 giugno, 2018. Nel frattempo, sono molti i Paesi che hanno anche vietato i grassi trans, tra cui Canada, Inghilterra e Danimarca. Purtroppo, però, questi sono ancora ampiamente utilizzati nei Paesi in via di sviluppo, dove contribuiscono agli elevati tassi di malattie cardiovascolari. Ecco perché, l’OMS ha lanciato di recente una Campagna che chiede di eliminare i grassi trans dall’offerta globale di cibo entro il 2023.

Adeguarsi
Gli esperti ritengono che molte aziende faticheranno ad adeguarsi alla richiesta di eliminare i grassi trans dagli alimenti: un po’ per abitudine ma soprattutto perché le linee di produzione sono state create proprio in base a questi – si pensi per esempio alla standardizzazione industriale degli alimenti che devono avere tutti lo stesso sapore, la stessa consistenza, la stessa conservabilità e via discorrendo. Dover trovare delle alternative, più sane, che tuttavia assicurino queste variabili non è semplice e molte aziende saranno scontente di questa decisione. Allo stesso tempo, però, si dovrà considerare che, di fronte al profitto, forse è meglio mettere in primo piano la salute delle persone e quanto si potranno ridurre i costi enormi per la sanità a causa delle malattie correlate ai grassi trans.