Bimba di 4 anni annega a secco
Una bambina della Florida ha rischiato di morire giorni dopo che aveva bevuto dell’acqua di una piscina. E’ una condizione chiamata annegamento a secco
FLORIDA – E’ quantomeno curiosa, anche se drammatica, la vicenda occorsa a una bimba di 4 anni che è quasi morta dopo aver inghiottito dell’acqua di una piscina diversi giorni prima, mentre giocava un bastone colorato galleggiante. La piccola Elianna Grace è stata portata d’urgenza in ospedale dopo che si è sentita male quattro giorni dopo.
La vicenda
La piccola Elianna Grace stava giocando in piscina a casa dei nonni. Si reggeva a uno di quei bastoni gommosi e colorati galleggianti, quando qualcuno le ha spruzzato dell’acqua sulla schiena per giocare. Lei si è sporta in avanti, e qualcun altro le ha sfilato il bastone, sempre per gioco. Così è caduta ingurgitando un po’ di acqua. Fin qui nulla di che. Infatti, lei si è rimessa subito a posto e non ha mostrato di aver patito nulla. E ha anche continuato a giocare.
Il dramma quattro giorni dopo
Quattro giorni dopo l’episodio della piscina. Quando nulla faceva pensare più a questo. Elianna ha iniziato a sentirsi male. Come raccontato dalla madre, Lacey, la bimba ha mostrato di avere la febbre sempre più alta. Ha iniziato a tremare tutta, il cuore batteva forte e veloce, la pelle del volto ha iniziato a divenire viola e faceva fatica a respirate. La madre si è molto spaventata e l’ha portata d’urgenza al Pronto soccorso.
La scoperta
Sottoposta subito a diversi esami, i medici hanno scoperto che Elianna aveva i polmoni gonfi e infetti. Le sue condizioni erano piuttosto gravi, e rischiava seriamente la vita. Per diversi giorni infatti è rimasta appesa a un filo, prima che abbia alla fine mostrato piccoli segni di ripresa.
L’annegamento a secco e i sintomi
La condizione che ha colpito la piccola Elianna è anche chiamata annegamento a secco, poiché si verifica dopo diverso tempo che una persona ha ingerito dell’acqua, ossia a secco. In realtà, in medicina, alla bimba è stata diagnosticata una polmonite chimica, una polmonite da aspirazione e un edema periolare. L’annegamento a secco è molto subdolo, proprio perché compare diverso tempo dopo. E se un bambino o altra persona al momento pare stare bene, se per caso ha inghiottito dell’acqua al mare o in piscina, è sempre bene farlo controllare da un medico, avvertono gli esperti. L’annegamento a secco si verifica quando una persona inghiotte una piccola quantità d’acqua attraverso il naso e/o la bocca. Questo causa uno spasmo delle vie aeree, provocandone la chiusura. Quando l'acqua penetra nei polmoni in genere scatena infiammazione o gonfiore, che portano al cosiddetto annegamento secondario. I sintomi comprendono tosse, respirazione rapida e superficiale, dilatazione delle narici, sonnolenza, nausea, vomito e cambiamenti nel comportamento.