24 marzo 2025
Aggiornato 07:30
Morbillo

Emergenza morbillo, arriva il piano straordinario dei vaccini. Cos’è il morbillo, sintomi e cure

Stiamo assistendo a una nuova ondata di casi di morbillo, specie in Sicialia. Ecco il piano straordinario vaccini

Emergenza morbillo, arriva il nuovo piano vaccini
Emergenza morbillo, arriva il nuovo piano vaccini Foto: Thaiview | Shutterstock Shutterstock

Il morbillo è diventato ormai un’emergenza, specie in Sicilia. In soli due mesi il nostro paese ha registrato 400 nuovi casi, di cui 200 nel sud Italia. Per questo motivo è stato messo a punto un piano straordinario che sia in grado di smaltire velocemente le enormi liste d’attesa legate alla somministrazione dei vaccini. La malattia esantematica sta divenendo una vera e propria emergenza sanitaria ed è indispensabile agire al più presto per arginare il problema.

Epidemia di morbillo
Non c’è solo qualche caso sporadico ma in Sicilia si parla di una vera e propria epidemia. Per questo motivo è necessario prendere provvedimenti il più presto possibile, allo scopo di evitare ulteriori contagi. Al fine di arginare il numero dei casi è intervenuto l’assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza, il quale ritiene che l’unico modo per risolvere la situazione sia rendere più efficiente la modalità di somministrazione dei vaccini.

Troppi decessi
Il morbillo sta flagellando sempre più persone e mietendo un gran numero di vittime se si pensa che solo alcuni giorni fa è morto un altro bambino di soli dieci mesi, il quarto a Catania. Questi, ed altri dati, sono emersi nella giornata del tavolo tecnico per il monitoraggio delle vaccinazioni che si è tenuto a Palermo. In tale sede sono stati presenti anche i direttori dei servizi di prevenzione, i responsabili delle centrali operative del 118 e Sergio Pintaudi, referente per il biocontenimento e la sicurezza sanitaria e primario del reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania.

Vaccini, vaccini e ancora vaccini
Purtroppo esiste solo un metodo per arginare il problema: tutte le persone dovrebbero sottoporsi ai vaccini. Al momento il numero dei vaccinati si è alzato vistosamente grazie alla legge sull’obbligatorietà vaccinale, ma tutto ciò riguarda solo bambini e adolescenti fino a 16 anni. Sono ancora molti gli adulti che non sono protetti e, infatti, l’epidemia ha coinvolto molti soggetti di età intermedia.

Lotta a tutto campo
Ma affinché si possano vaccinare un gran numero di persone, e piuttosto velocemente, bisogna «aumentare i vaccinatori», tenendo presente che il morbillo «è sempre meno una malattia pediatrica», spiega Sergio Pintaudi, il quale ricorda che il monitoraggio sulla copertura vaccinale si concluderà a fine mese, come previsto dal decreto Lorenzin. La lotta contro le malattie più temibili, dunque, rimane aperta ma questa volta con un’attenzione particolare alla popolazione adulta.

Cos’è il morbillo
Il morbillo è un’infezione provocata da un virus del genere morbillivirus, il quale, a sua volta, fa parte del gruppo delle Paramixovidae. Come tanti altri del suo genere viene trasmesso con estrema facilità per via aerea, quindi attraverso goccioline di saliva e starnuti. È importante sottolineare, però, che una persona può essere contagiosa fino a 2-3 giorni prima della comparsa dell’eruzione cutanea.

Una malattia pediatrica?
Il morbillo, insieme a rosolia, parotite, varicella e pertosse sono da sempre considerate malattie pediatriche ma negli ultimi anni sembrano interessare più gli adulti dei bambini. Probabilmente il problema è dovuto dal fatto che i bambini sono stati vaccinati e gli adulti no, di conseguenza il virus si sta dimostrando più aggressivo in fasce di età completamente differenti. È importante sottolineare che il vaccino contro il morbillo non è affatto una novità: i primi sono stati introdotti in Italia fin dagli anni ottanta.

Sintomi del morbillo
Il sintomo più caratteristico è il tipico esantema che si manifesta sotto forma di macchioline rosse che interessano l’intero corpo, iniziando dalla testa. Generalmente, prima della comparsa di macchioline rosse, si avvertono sintomi simil-influenzali con febbre fino a 40 gradi. La sintomatologia dura mediamente 7-10 giorni e il periodo di incubazione può essere di una durata simile, fino a un massimo di 12 giorni. Dopo l’abbassamento della febbre, anche l’eruzione cutanea comincia a regredire fino ad arrivare alla completa guarigione.

Le macchie di Köplik
In genere, uno o due giorni prima dell’esantema compaiono delle piccole lesioni biancastre circondate da un alone rosso nella mucosa buccale (spesso in corrispondenza dei molari), queste vengono definite macchie di Köplik.

Pericolo di morte
I casi di morte sono rari ma interessano circa 30-100 morti ogni centomila persone contagiate. In genere sono colpite maggiormente persone immunocompromesse o neonati. Complicanze tipiche sono l’otite, la laringite, la polmonite o l’encefalite.

Le cure
Se il decorso è normale non sono necessarie cure specifiche, se non paracetamolo per ridurre la febbre o farmaci che riducano i sintomi della congiuntivite, otite, o altre manifestazioni tipiche.