29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Reni e diabete

Rene e nefropatia diabetica, una complicanza per oltre 1 milione di diabetici

Due diabetici su 10 entrano in dialisi a causa della nefropatia diabetica. I danni al rene anche da altri fattori

Dialisi
Dialisi Foto: Picsfive | shutterstock.com Shutterstock

NAPOLI – Le complicanze del diabete spesso sono più gravi e mortali del diabete stesso. «Il diabete è una malattia cronica, che solo in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone, caratterizzata da gravi complicanze. Circa il 30 - 40% dei pazienti diabetici, oltre 1 milione in Italia, sviluppa una nefropatia diabetica, che è oggi la principale causa di insufficienza renale cronica nel mondo occidentale». Spiega Vincenzo Toscano, Presidente AME, Associazione Medici Endocrinologi, sottolineando che «la nefropatia diabetica provoca una perdita progressiva e irreversibile della funzione renale e complicanze derivanti dalla ridotta funzione del rene. L'insufficienza renale cronica risulta in netto aumento in tutto il mondo anche a causa dell'invecchiamento medio della popolazione e del conseguente incremento delle sue cause principali che sono il diabete e l'ipertensione».

Il ruolo fondamentale del rene
La nefropatia diabetica è uno dei temi principali del convegno 3rd AME Diabetes Update 2018, che riunisce Napoli numerosi specialisti italiani il 16 e il 17 marzo. «Il rene ha un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo degli zuccheri ed è uno dei principali organi bersaglio delle complicanze del diabete – precisa Giorgio Borretta, Gruppo di lavoro Diabete AME – per prevenire il danno renale nei pazienti diabetici occorre agire a più livelli sia modificando lo stile di vita con abolizione del fumo, miglioramento dell'alimentazione e introduzione di attività fisica regolare sia controllando in modo ottimale i livelli di glicemia, pressione arteriosa e di grassi circolanti. Tutto ciò anche grazie a nuovi farmaci ipoglicemizzanti e ipolipemizzanti che consentono di ritardare l'insorgenza e di rallentare la progressione del danno renale. Per la prevenzione della nefropatia diabetica – prosegue l'esperto – è molto importante la diagnosi precoce, per cui le persone con diabete devono sottoporsi periodicamente all'esame delle urine con la rilevazione dell'escrezione urinaria di albumina. La cadenza di questo esame è variabile a seconda del tipo di diabete e dell'età di insorgenza della malattia».

I danni al rene
«Nel passato si era convinti che una persona con diabete di tipo 2 - continua Loreto Gesualdo, Presidente SIN, Società Italiana di Nefrologia - sviluppasse una nefropatia diabetica, ma questo è vero solo nel 40% dei casi perché nel restante 60% dei diabetici il danno è causato da altri fattori. Da qui l'importanza di un corretto esame istologico attraverso la fenotipizzazione del danno renale. Ben 2 persone con diabete su 10 entrano in dialisi e questo ci porta a dire che non si sono fatti sufficienti sforzi per l'identificazione precoce del danno renale al fine di evitare il ricorso alla dialisi o al trapianto di rene, mentre una corretta diagnosi consentirebbe un più appropriato approccio terapeutico».