5 ottobre 2024
Aggiornato 07:30
Cellule natural killer in gravidanza

Le cellule Killer nutrono il feto in gravidanza

Una scoperta sbalorditiva: le cellule natural killer presenti nell’utero della mamma servono per nutrire il feto e farlo crescere sano

Grazie alla scienza pensiamo di conoscere a fondo il funzionamento del nostro corpo e invece, man mano che la ricerca va avanti, si scoprono sempre cose nuove o – peggio – si ribaltano vecchie concezioni. Per esempio, uno studio recente pubblicato su Immunity, ha evidenziato come le cellule natural killer, presenti in abbondanza nell’utero nel primo trimestre, siano essenziali a un corretto nutrimento del feto e determinano il corretto sviluppo del piccolo organismo in crescita. Ecco i risultati ottenuti dai ricercatori dell’Università della Scienza e della Tecnologia della Cina.

Cellule specifiche
Grazie allo studio di alcuni ricercatori cinesi sono stati identificati dei sottogruppi specifici di cellule uterine in grado di secernere dei fattori che promuovono la crescita sia nell’uomo che nei topi. Ma non solo: dai risultati ottenuti si è potuto evidenziare come un semplice trasferimento di tali cellule può invertire la crescita fetale anomala durante la gravidanza.

Nuovi approcci terapeutici?
«Queste scoperte non solo rivelano nuove proprietà delle cellule natural killer durante la gravidanza, ma indicano anche possibili approcci per la somministrazione terapeutica di cellule killer al fine di invertire il nutrimento ristretto all'interno del microambiente uterino. Lo studio avrà importanti implicazioni per il nostro approccio alle strategie di terapia cellulare adottiva per la generazione, non solo di cellule natural killer contro agenti patogeni e tumori, ma anche di cellule killer che supportano lo sviluppo del corpo e l'ingegneria tissutale», ha dichiarato Haiming Wei coordinatore dello studio.

Cosa servono le cellule natural killer?
Le cellule natural killer sono state studiate a lungo e sembrano essere la nostra protezione naturale nei confronti di infezioni e tumori. Per molti anni, quelle presenti nell’utero sono state analizzate al fine di determinare la loro specializzazione e funzione durante la gravidanza. Si sa, per esempio, che promuovono l’equilibrio immunitario e la crescita dei vasi sanguigni nella placenta. Ma oggi abbiamo scoperto che un sottogruppo di cellule natural killer dell’utero è anche in grado di promuovere la crescita fetale. Una loro secrezione insufficiente, quindi, potrebbe essere responsabile di uno sviluppo fetale limitato.

Difetti a livello scheletrico
Lo studio, coordinato da Haiming Wei, ha anche mostrato come una carenza di questo sottogruppo cellulare determini una grave restrizione della crescita fetale e uno sviluppo difettoso del sistema scheletrico. Ma il processo si può invertire trasferendo cellule natural killer nella gestante. Questo sistema fa parte dell’immunoterapia, una cura ampiamente utilizzata nella terapia contro il cancro. Quindi tramite un’iniezione endovenosa o la somministrazione di una semplice supposta vaginale, si potrebbe evitare una malformazione fetale.

Ulteriori studi
«Sono necessari ulteriori studi per esplorare i protocolli più adatti per aggiungere le cellule killer simili all'utero che secernono fattori promotori della crescita, in un sistema umano. Queste dovrebbero migliorare la fattibilità dell'applicazione di queste cellule killer naturali simili a quelle dell'utero. Questo studio fornisce una via per il trattamento della limitazione della crescita fetale, l'aborto spontaneo ricorrente con ragioni sconosciute, e la perdita fetale legata all'età migliorando il microambiente dell'utero», conclude Haiming Wei.