26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
La macchina del suicidio

Progetto shock: scienziato crea la macchina del suicidio che chiunque potrà usare

Una vera e propria macchina che chiunque potrà usare per alleviare per sempre le proprie sofferenze. È indolore e si perde la vita nel giro di cinque minuti. Ma le critiche non mancano

La macchina del suicidio
La macchina del suicidio Foto: Shutterstock

E’ incredibile come siano cambiate le cose negli ultimi anni. Fino ad alcuni anni fa le persone lottavano duramente ogni giorno, facendo sacrifici quotidiani anche solo per ottenere il pane quotidiano. Oggi pare che a ogni minima difficoltà si pensi il suicidio. Ovviamente nessuno può generalizzare – e tantomeno giudicare – ogni caso è un caso a sé che andrebbe considerato nella sua individualità. Tuttavia, è innegabile che spesso siano gli stessi media o i film che vediamo ogni giorno a mostrarci come a volte la soluzione migliori ai nostri problemi sembri davvero il suicidio. Non a caso pare che presto chiunque potrà porre fine alle proprie sofferenze grazie a una semplice macchina.

Un atto drammatico
Il suicidio viene sempre vissuto come un atto terribilmente drammatico ed effettivamente lo è realmente. Ed è da un gesto così che trapela l’immensa sofferenza che una povera persona ha dovuto sopportare per molto tempo. E’ peraltro impossibile – e vietato – permettersi di giudicare un gesto così estremo. La sofferenza che un individuo porta dentro sé non è sempre rapportata a ciò che gli altri vedono esternamente. Ogni individuo ha una sua forza, una sua prospettiva, un modo del tutto personale di vedere il mondo e di etichettare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Quindi, se per alcuni di noi potrebbe apparire incomprensibile, è soltanto perché non siamo riusciti a penetrare nel mondo di chi avevamo vicino.

Se stai male, dottor Death pone fine alle tue sofferenze
Purtroppo sfiorano quasi il milione le persone che si uccidono a causa della troppa sofferenza. Spesso, però, scelgono di porre fine alla loro vita nel modo peggiore possibile, aggiungendo ulteriore sofferenza prima dell’ultimo respiro. Ed è per questo che il dottor Philip Nitschke, altrimenti conosciuto con il nome di Dottor Death ha ideato un metodo per suicidarsi in maniera indolore e, soprattutto, veloce. Il medico è conosciuto da parecchio tempo per promuovere l’eutanasia volontaria. Non a caso ha dato anche vita a un manuale del suicidio intitolato The Peaceful Pill. Il suo obiettivo è quello di aiutare le persone a morire nella pace più assoluta.

Chiunque ha il diritto di morire
E’ davvero triste se siamo arrivati a questo punto. Se troppe persone desiderano morire significa che la nostra società ha ancora molti – troppi – limiti. Il primo è dovuto alla medicina. Per esempio non esistono ancora cure così efficaci per malattie devastanti e il pensiero di soffrire una vita intera spesso fa pensare al suicidio. D’altro canto anche l’insensibilità delle persone spesso porta uomini e donne a pensare di farla finita una volta per tutte. Probabilmente per questo motivo, il dottor Nitschke promuoveva fino a poco tempo fa l’eutanasia solo per i malati terminali. Ora, però, la consiglia a chiunque debba portare sulle proprie spalle un fardello eccessivamente pesante.

La macchina della morte
Allo scopo di aiutare le persone che vogliono morire al più presto, il «Dottor Death» ha pensato a una macchina, una capsula a dire la verità. Il lato positivo della sua invenzione è che non necessita dell’aiuto da parte di un medico, quindi chiunque la potrà usare. «Secondo me non è necessario un dottore. Molta gente vuole morire, non per forza perché ha una grave malattia, alcuno vorrebbero morire per altri motivi, come il non essere sani di mente», ha dichiarato Nitschke.

Basta una stampante 3D
La capsula ideata da Nitschke, è formata da una base completamente riutilizzabile e una sorta di capsula, appunto, che funge come una vera e propria bara da utilizzare dopo che il paziente è deceduto. Le parti possono essere create facilmente grazie a una stampante 3D e possono essere assemblate da chiunque. Inoltre la bara sfrutta l’azoto liquido, un composto che si può acquistare facilmente e in maniera totalmente legale.

Come funziona
La persona che vuole porre fine alla sua vita dovrà sedersi all’interno della macchina. Entro due minuti avrà una percezione di disorientamento, molto simile a quando qualcuno ha bevuto troppi alcolici. Entro brevissimo tempo perderà conoscenza e dopo soli cinque minuti avverrà il decesso. E se per caso mentre qualcuno si trova all’interno, inaspettatamente, sceglie di cambiare idea il macchinario è dotato di una finestra di emergenza. Se si preme leggermente sulla stessa, l’ossigeno comincia a entrare all’interno e la persona si può salvare. Che dire? È indubbio che sia stata progettata benissimo e che per un malato terminale forse rappresenta davvero la fine delle proprie sofferenze. Ma se un giorno sarà liberamente commercializzata probabilmente il tasso di suicidi schizzerà alle stelle anche per le persone che, forse, con il tempo avrebbero cambiato idea.