18 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Sostanze tossiche negli alimenti

Glifosato: ora stop alle importazioni tossiche in attesa decisione dell'UE

La Coldiretti avverte della necessità di fermare le importazioni di prodotti alimentari contaminati dal Glifosato, in via preventiva e in attesa della decisione dell'Unione Europea in merito

Glifosato non solo nella pasta
Glifosato non solo nella pasta Foto: Shutterstock

ROMA – Stop al Glifosato. Sia nell'uso comune nell'ambiente che nelle fasi per esempio di mietitura del grano. Lo si deve fare da subito, e a titolo preventivo, in attesa di quanto deciderà in merito l'Unione Europea. «In attesa della decisione definitiva è necessario che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta». E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo da Bruxelles dove gli Stati membri non hanno trovato l'accordo sulla proposta di rinnovo dell'autorizzazione dell'erbicida glifosato per cinque anni.

Il divieto in Italia
In Italia – sottolinea la Coldiretti – è già in vigore il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da 'gruppi vulnerabili' quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma vige anche il divieto d’uso in campagna in pre-raccolta «al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura» per effetto del decreto del Ministero della Salute in vigore dal 22 agosto del 2016. Un principio che – continua la Coldiretti – deve essere ben evidenziato anche nell’ambito dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) dove al contrario si prevede invece l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato. Circa 1,2 miliardi di chili di grano – conclude la Coldiretti – sono infatti sbarcati lo scorso anno dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato. In sostanza, se non si prendono provvedimenti, continuiamo a mangiare alimenti che contengono questa pericolosa sostanza.