19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Dieta mediterranea salutare

Quasi due anni in più di vita grazie alla dieta mediterranea, lo conferma anche l’Istat

Nell'ultimo decennio si sono guadagnati 1,6 anni di vita in più, grazie alla dieta mediterranea, facendo salire gli italiani ai vertici della longevità mondiale fa sapere la Coldiretti. Ecco perché

Dieta mediterranea
Dieta mediterranea Foto: Shutterstock

ROMA – Quasi due anni di vita in più per gli italiani, che vedono salire l’aspettativa di vita arrivando anche ai vertici della longevità mondiale grazie alla dieta mediterranea. A ricordarcelo è un’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi alla speranza di vita degli italiani che è salita a 82,8 anni: 85 per le donne e 80,6 per gli uomini, nel 2016. Si tratta di un consistente aumento rispetto alla media di 81,2 anni di dieci anni fa (83,9 per le donne e 78,6 per gli uomini) tanto che l’Italia – sottolinea la Coldiretti – si è collocata nel 2016 al primo posto della classifica ‘Bloomberg Global Health Index’ su 163 Paesi per la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale.

Una svolta salutistica
Un risultato dovuto alla decisa svolta salutistica degli italiani a tavola che ha portato alla riscoperta della dieta mediterranea con un aumento record dei consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 6% per la frutta fresca, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre del 2017. Mai così tanta frutta e verdura – spiega la Coldiretti – è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito – sottolinea la Coldiretti – di conquistare valori record nella longevità Il ruolo della dieta mediterranea per la salute è stato riconosciuto da numerosi studi scientifici e anche dall’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 17 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea – conclude la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni a Acciaroli in provincia di Salerno.