19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Diete senza fondamento

Vegan e vegani? No grazie. «È un mito alimentare: siamo onnivori», avverte il nutrizionista

I vegani sono sempre più, ma la dieta vegana non è supportata da evidenze scientifiche e, anzi, rischia di essere dannosa per chi la segue. Ecco tutti i motivi del perché bisogna mangiare di tutto, secondo due esperti milanesi

Vegani? L'essere umano è onnivoro
Vegani? L'essere umano è onnivoro Foto: Shutterstock

MILANO – Le mode, si sa, spesso fanno presto a diffondersi. Ma come tutto questo genere di cose, altrettanto spesso, dopo un po’ spariscono o si ridimensionano. Tuttavia per quanto riguarda il veganismo e la dieta vegana siamo anche nel pieno boom, visti i numeri delle ‘conversioni’ che registrano di questi tempi. Come naturale conseguenza, dietro a questo fenomeno tutto ‘umano’ (a un animale non verrebbe mai in mente di cambiare la sua dieta, che è in linea con la sua natura) si sono scatenati dibattiti, discussioni, attacchi da una parte e dall’altra… Insomma, regna un po’ di caos e tanta disinformazione – o fake news per dirla con altro termine ‘alla moda’. A ribadire che intorno alle diete vegetano e prosperano le fake news è il nutrizionista milanese Luca Avoledo, che sul tema ha anche pubblicato un libro dal titolo evocativo ‘No Vegan. La verità scientifica, oltre le mode’ (ed. Sperling & Kupfer). Durante la presentazione del libro, il nutrizionista ha ribadito il concetto che, se si hanno dei dubbi su quale sia la dieta giusta per l’essere umano «i dati scientifici di cui disponiamo (nutrizionali, medici, anatomici, antropologici), attestano come l’uomo sia una specie onnivora e mettono in luce quanto la dieta vegana rappresenti una scelta innaturale, controintuitiva, nutrizionalmente e salutisticamente inutile, quando non addirittura pericolosa. Oltre a costituire il tentativo di piegare la biologia all’ideologia».

La soia della discordia
Chi ha deciso di poter fare a meno della carne e di tutti i prodotti derivati o di origine animale (miele compreso) ha rivolto la sua attenzione ad alternative come per esempio la sopravvalutata soia. Ma la soia ha i suoi scheletri nell’armadio, come ricorda l’agronomo Susanna Bramante, durante lo stesso intervento di presentazione del suo libro ‘La soia: fa bene o fa male?’ (ed. L’Età dell’Acquario), «I bambini alimentati con soia hanno più estrogeni (dalle 13.000 alle 22.000 volte) rispetto ai bambini alimentati con latte vaccino. Con un effetto analogo all’assunzione della pillola anticoncezionale – rivela Susanna Bramante – Nei bambini dai 3 ai 5 anni una dieta con un insufficiente apporto di proteine animali ha causato un peggioramento delle performance cognitive, con difficoltà di concentrazione e apprendimento. Le proteine vegetali non sono in grado di sostituire pienamente le proteine animali, e nemmeno la soia può essere un valido sostituto della carne».

L’uomo è un animale onnivoro
I due esperti, in un loro articolo ripetono, per chi non l’avesse ancora compreso, che «l’uomo è un animale onnivoro». E a supporto di questa evidenza, Luca Avoledo precisa come si «stia radicando nell’opinione pubblica la convinzione che il consumo di carne quando non addirittura quello di latte, uova e pesce, faccia male alla salute e che la scelta alimentare più opportuna per star bene sia adottare una dieta che ne è del tutto priva, quale è quella vegana. Si tratta di un vero e proprio mito alimentare, non supportato, contrariamente a quel che tanti credono, da evidenze scientifiche».

Scelte elitarie?
Capita a volte di sentire le motivazioni per cui una persona sceglie di ‘essere vegano’. In molti, quelli più convinti, e che in teoria non seguono l’onda modaiola dicono di farlo perché non vogliono creare sofferenza negli animali, per rispetto della natura e soprattutto contro la morte delle forme viventi. Ma, qualcuno spesso ha obiettato che l’essere umano – vegano o non vegano – semina morte comunque e ogni giorno. E lo fa in molti modi: per esempio usando l’automobile o, peggio, l’aereo che inquinano e dunque uccidono la natura e le persone. Allo stesso modo se ci si lava (e crediamo che anche i vegani si lavino) e si usano saponi, detersivi e via discorrendo: si inquinano le acque, i fiumi e muore sia la flora che la fauna (pesci ecc.) che vi vivono. I vegani non usano l’elettricità? Be’, pensiamo di sì commentano gli esperti, e questo è un altro modo per inquinare e prosciugare le risorse del pianeta. Chi oggi non usa il telefonino o il Wi-Fi? Tutti, vegani compresi. Ecco, anche questo è inquinamento elettromagnetico che danneggia in modo particolare gli uccelli e il loro habitat (anche questa è una forma di violenza, se vogliamo). Ma l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito, perché allora non bisognerebbe camminare dato che così inevitabilmente si uccidono le forme viventi che abitano il suolo o la terra… o loro non contano, e dunque esistono animali (o forme di vita) di seria A e di serie B? Insomma, secondo alcuni spesso le motivazioni che spingono gli esseri umani a determinate scelte non sono mai ben ponderate e, forse, a volte sarebbe meglio porsi delle domande e magari ragionare con la propria testa. Facile? Per niente.