20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Dieta del tè

Il tè nero fa dimagrire e migliora la salute intestinale. Ecco perchè

Non è solo tè verde a far bene alla salute, anche il tè nero ha la proprietà di far perdere peso attivando il metabolismo del fegato. Lo dimostra uno studio dell’Università della California. Una buona notizia per chi è in sovrappeso o vuole perdere i chili di troppo

Il tè nero far perdere peso come il tè verde
Il tè nero far perdere peso come il tè verde Foto: Shutterstock

LOS ANGELES – I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) hanno scoperto che anche il tè più comune, quello nero, ha la proprietà di far dimagrire. Questo perché, come il più famoso tè verde, riesca a modificare la flora batterica intestinale – o microbiota – e agire sui chili di troppo. Lo studio condotto dalla dott.ssa Susanne Henning e colleghi dell’UCLA è il primo a dimostrare come il tè nero possa promuovere la perdita di peso e apportare altri benefici alla salute modificando il tipo e la composizione dei batteri intestinali. Meccanismo che avviene a seguito dell’alterazione del metabolismo energetico nel fegato.

Perdere peso con il tè
Per questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sull’European Journal of Nutrition, i ricercatori si sono avvalsi di un gruppo di topi a cui è stato somministrato del tè nero, come parte della dieta. L’osservazione degli effetti che questa bevanda aveva hanno rivelato che nei modelli che avevano assunto il tè nero si era manifestata una diminuzione dei batteri intestinali associati all’obesità, mentre i batteri associati a massa magra sono aumentati. La stessa cosa che si era già osservata con il tè verde, per cui i ricercatori sono riusciti a dimostrare che anche il tè comune ha proprietà benefiche e, in questo caso, anche dimagranti.

Le precedenti prove
Già precedenti ricerche avevano mostrato che le sostanze chimiche attive presenti nel tè verde, chiamate polifenoli, vengono prima assorbite per poi alterare il metabolismo energetico nel fegato. Ma i risultati del nuovo studio mostrano che i polifenoli del tè nero, troppo grandi per essere assorbiti nell’intestino tenue, stimolano la crescita di specifici batteri intestinali e la formazione di acidi grassi a catena corta, un tipo di metaboliti batterici che è stato dimostrato alterare il metabolismo energetico nel fegato. «Già si conosce come i polifenoli del tè verde sono più efficaci e offrono maggiori benefici per la salute rispetto ai polifenoli del tè nero, poiché le sostanze chimiche del tè verde vengono assorbite nel sangue e nei tessuti – ha spiegato la dott.ssa Susanne Henning, autore principale dello studio e professore presso il Centro UCLA Human Nutrition e parte della Scuola di Medicina di David Geffen della UCLA – I nostri nuovi risultati suggeriscono che il tè nero, per mezzo di un meccanismo specifico attraverso il microbioma intestinale, può anche contribuire alla salute e alla perdita di peso negli esseri umani. I risultati suggeriscono che il tè verde e il tè nero sono prebiotici, sostanze che inducono la crescita di microrganismi buoni che contribuiscono al benessere di una persona».

Lo studio
I ricercatori hanno fatto seguire a un gruppo di topi quattro diversi tipi di dieta, alla quale è stato aggiunto o del tè verde o del tè nero. Le diete erano così composte: basso contenuto di grassi e alto contenuto di zuccheri; alto contenuto di grassi e alto contenuto di zucchero; alto contenuto di grassi, di zucchero ed estratto di tè verde; Alto contenuto di grassi, di zucchero ed estratto di tè nero.
Dopo quattro settimane di dieta, il peso dei topi a cui erano stati somministrati gli estratti di tè verde o nero è sceso allo stesso livello di quello dei topi che hanno ricevuto la dieta a basso contenuto di grassi per tutto lo studio. I ricercatori hanno anche raccolto campioni dall’intestino dei topi (per misurare il contenuto di batteri) e dei tessuti epatici (per misurare i depositi di grasso). Nei topi che consumavano entrambi i tipi di estratto di tè, c’era meno batteri associati all’obesità e più batteri associati alla massa corporea magra. Tuttavia, solo i topi che consumavano estratto di tè nero avevano un aumento di un tipo di batteri chiamato Pseudobutyrivibrio, che potrebbe contribuire a spiegare la differenza tra come il tè nero e il tè verde alterano il metabolismo energetico. Il dott. Zhaoping Li, direttore del Centro UCLA per l’alimentazione umana, capo della divisione UCLA della nutrizione clinica e dell’autore senior dello studio, ha commentato i risultati affermando che questi suggeriscono che i benefici per la salute del tè verde e del tè nero vanno oltre i loro effetti antiossidanti, e che entrambi i tè hanno un forte impatto sul microbioma intestinale. «Per gli amanti del tè nero, questo può essere un nuovo motivo per continuare a berlo», ha concluso il dottor Li.

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