Farmaci, epatite C: ecco quali ottengono la rimborsabilità
Per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'Hcv c'è un nuovo farmaco che ha ottenuto la rimborsabilità da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco, ecco quale
ROMA - C'è un farmaco per l'epatite C che ha ottenuto la rimborsabilità da parte dell'AIFA, l'Agenzia Italiana del Fermaco. Lo annuncia AbbVie, azienda biofarmaceutica globale, dopo che Aifa ha approvato la rimborsabilità in Italia di Maviret® (glecaprevir/pibrentasvir), trattamento privo di ribavirina che prevede una somministrazione al giorno, indicato per adulti affetti da infezione cronica da virus dell'epatite C (HCV) di tutti i principali genotipi (GT1-6).
«A oggi i pazienti italiani formalmente seguiti e registrati dai Centri specializzati di cura sono circa 300.000, dei quali circa 92.000 già avviati al trattamento» spiega Antonio Craxì, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Dipartimento Universitario Di.Bi.M.I.S., Università degli Studi di Palermo. «L'Agenzia Italiana del Farmaco - aggiunge Craxi - ha ridefinito già da qualche mese i criteri di rimborsabilità dei farmaci innovativi per l'epatite C, ampliando così le possibilità di accesso alle terapie di ultima generazione alla maggioranza dei pazienti con infezione cronica da HCV. Il nuovo regime pangenotipico, già approvato da FDA ed EMA ed in uso da qualche mese in molti paesi occidentali, è stato autorizzato oggi dall'Aifa e mette a disposizione una nuova terapia per il trattamento di pazienti affetti da infezione cronica da virus dell'epatite C, non cirrotici e senza trattamento anti-HCV pregresso, i cosiddetti pazienti naive, popolazione che comprende la maggior parte delle persone che convivono con il virus dell'HCV e che finora non avevano avuto accesso a terapie pangenotipiche e di breve durata».
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