18 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Ragno eremita marrone

Morsa da un ragno mentre dorme rischia di morire a 29 anni

Una donna di 29 anni viene punta di notte da un ragno, ma fin dalle prime ore della mattina successiva comincia ad accusare sintomi gravissimi. Per sopravvivere vive attaccata ai macchinari. Chi è il ragno eremita

Punta da unr agno eremita marrone
Punta da unr agno eremita marrone Foto: Shutterstock

Ci sono casi in cui la propria vita può cambiare in maniera irreversibile nel giro di pochi secondi. C’è chi vive facendo attenzione a ogni pericolo, al proprio stile di vita e all’alimentazione. Ma il destino, a volte, ci riserva sorprese totalmente inattese. Episodi che mai avremmo potuto immaginare si insinuano in quel sottile filo che delimita la vita e la morte. Ed è proprio ciò che è accaduto recentemente a una ragazza di 29 anni. Colpita dal morso di un ragno ora le funzioni dei suoi organi vitali sono stati totalmente compromessi. L’incredibile vicenda di Claressa.

Tutto inizia di notte
Il suo nome è Claressa Coleman, una donna di 29 anni felicemente sposata. Alcuni mesi fa, di notte, ha assistito a un vero e proprio incubo. Ma non è stato sufficiente un risveglio per far tornare tutto come era prima. Mentre dormiva ha sentito di essere stata morsa da qualche insetto. Subito ha pensato a una zanzara, quindi si è riaddormentata e non ci ha pensato più fino al giorno successivo.

La mattina cominciano i problemi
La mattina successiva la donna si sveglia e si prepara per recarsi al lavoro. Mentre si veste, però, nota qualcosa di strano a livello della spalla destra. Effettivamente era il segno di una puntura. Un po’ grande per essere una zanzara. Tuttavia ha fretta di uscire di casa e non ci pensa particolarmente, ma una volta arrivata in ufficio iniziano i problemi.

Sintomi forti
Non passa poi molto tempo da quando la donna comincia a non sentirsi bene. Poco dopo essere arrivata in ufficio, infatti, inizia ad avvertire nausea, forti dolori allo stomaco e, infine, vomito. Il suo datore di lavoro si rende conto delle condizioni abbastanza gravi della donna e decide di rimandarla a casa.

  • Sapevi che…?
    Il ragno eremita marrone (Loxosceles reclusa) viene anche chiamato ragno violino. La sua peculiarità è quella di provocare necrosi ai tessuti circostanti la puntura.

Corsa al pronto soccorso
La donna, durante il rientro a casa comincia a sentirsi sempre più male: il vomito stava aumentando in maniera esponenziale. Decide così di recarsi direttamente al pronto soccorso. Ed è proprio qui che arriva la triste notizia, più inaspettata di un fulmine a ciel sereno: la donna era stata punto da un ragno eremita marrone, un aracnide molto pericoloso. La buona notizia – se così si può dire – è che il ragno non era ancora adulto considerando che la circonferenza della puntura era ridotta. «Prima non ero aracnofobica, ora ho il terrore dei ragni». E chi non lo sarebbe dopo aver notato come un piccolo morso ha compromesso totalmente le funzioni vitali dei propri organi?

Le cure non funzionano
La donna dopo poco tempo non accenna ad alcun miglioramento, nonostante la somministrazione di antibiotici. Tutt’altro: l’infezione si stava diffondendo sempre di più a tal punto che nel giro di pochi giorni le sue condizioni cominciavano a essere gravissime. Tutti gli organi vitali erano stati totalmente compromessi. Il che si era tradotto in disfunzioni cardiache e renali particolarmente critiche.

Attaccata a macchinari
Il personale medico, per garantire la sua sopravvivenza, si è visto costretto ad attaccare la donna ad alcuni macchinari che potessero fare le veci dei suoi organi. Nello stesso arco di tempo aumentava la somministrazione di antibiotici al fine di tenere sotto controllo l’infezione. La donna, punta il 29 giugno scorso, ha cominciato a migliorare solo dopo la seconda metà di luglio. Ora è stata dimessa ma è ancora in convalescenza e probabilmente dovrà convivere tutto il resto dei suoi giorni con danni permanenti a reni e cuore. Nonostante la terribile esperienza, Claressa si ritiene fortunata: la vita le ha dato una possibilità in più. 

Le immagini scioccanti si possono vedere nell'articolo originale apparso su Metro.