23 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Ragno violino

Ragno violino: ecco perché non bisogna averne paura

Il ragno violino pare aver causato la morte di un 45enne di Cagliari. Ma niente è stato accertato. Ecco il motivo per cui non bisogna temere questo piccolo aracnide

Morso di ragno violino
Morso di ragno violino Foto: Shutterstock

Può un esserino grande appena otto millimetri creare un così grande terrore nell’essere umano? Evidentemente sì. Questa fobia inizia con una triste storia: quella che ha portato alla morte un uomo di Cagliari di appena 45 anni. E nonostante i dubbi in merito alla vicenda siano ancora molti, è importante sottolineare che il ragno violino non è una creatura così spaventosa come potrebbe sembrare.

Rari i casi di morte
Il Loxosceles rufescens, alias ragno violino, è un aracnide diffuso in tutta la nostra penisola. Quindi da lui non c’è scampo. Ma siccome i prati di tutta Italia sono il loro habitat preferito, va da sé che non può essere poi così tanto pericoloso. Altrimenti di casi come il povero Massimiliano Stara, se ne parlerebbe ogni giorno. Tuttavia è bene sottolineare che non si tratta affatto del primo caso di decesso causato dal ragno.

Cos’è il ragno violino
È un piccolissimo aracnide, di appena 8 millimetri, anche se grazie all’estensione delle sue zampine può arrivare a circa tre centimetri. Gli esemplari più grandi, tuttavia, sono rappresentati dalle femmine. Il suo nome è dovuto alla presenza di una particolare macchia sul dorso che ricorda un po’ la forma del violino. Da questo segno è possibile distinguerlo da altri ragnetti simili e decisamente più innocui. La sua particolarità è quella di vivere in luoghi piuttosto bui, quindi è più facile trovarli negli incavi degli alberi, accanto alle pietre o luoghi abbastanza nascosti, principalmente nelle ore notturne.

Perché non bisogna averne paura
Non bisogna temere che la puntura del ragno violino per il semplice fatto che è estremamente raro che punga un essere umano. La sua indole, infatti, è decisamente diversa da molti altri ragni – velenosi o meno – che sono particolarmente aggressivi. Quindi se punge è solo perché si è trovato in una situazione di estremo pericolo.

Cosa accade in seguito alla puntura di un ragno violino
Dopo essere stati punti da un ragno violino, difficilmente si accusa del dolore. Tuttavia è molto probabile che nel giro di poche ore si avvertano i primi segnali: la parte inizia a gonfiarsi e può portare alla necrosi alcuni tessuti colpiti dalla tossina che l’aracnide inetta. Più raramente, si può manifestare un’ulcera sulla zona colpita chiamata loxoscelismo, ma riguarda per lo più persone che hanno reazioni allergiche.

Si può morire per il morso di un ragno violino?
Certo, si può morire ma è un fatto decisamente raro. Un po’ come avviene per la puntura di qualsiasi altro insetto. In casi gravi, infatti, può essere necessario amputare l’arto colpito e, molto più raramente la tossina può portare alla morte. Le persone in forte sovrappeso sono più a rischio a causa di una maggior probabilità di necrosi dei tessuti. D’altro canto la letteratura scientifica riporta pochi casi provati di decessi causati dal ragno. E, nella nostra penisola, pare ne siano stati accertati solo due: uno a Torino e uno Venezia. Smentito, invece, il caso della donna di Catanzaro di cui si è parlato negli ultimi giorni.

Il veleno del ragno
Il ragno inetta nell’organismo umano un potente veleno denominato sfingomielinasi-D. La sostanza è in grado di interagire con le nostre membrane cellulari provocando disturbi dell’attivazione del sistema immunitario e, di conseguenza, necrosi tissutale.