19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Vaccini, morbillo e rischi

Italia e Romania da oggi unite contro il morbillo. Le nuove vaccinazioni

Nell'ambito del contrasto al morbillo e nella promozione delle vaccinazioni Italia e Romania stringono un accordo per combattere unite la malattia. Intanto in Italia i casi salgono a 4.487 con tre morti

ROMA – Il Ministero della Salute fa sapere in un comunicato che ha avuto esito positivo l’incontro tra il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e il Ministro della Salute della Romania Florian Bodog. Durante questo incontro bilaterale tenutosi a Bucarest, i ministri hanno apprezzato «l’appello e i riconoscimenti del presidente della commissione europea Jean Claude Juncker per il contrasto al morbillo e alle malattie prevenibili e rispondono che Italia e Romania sono unite nel contrasto al morbillo e nella promozione delle vaccinazioni come prima arma di protezione per la salute pubblica».

Un riconoscimento all’Italia
Il tanto discusso e avversato decreto sull’obbligo vaccinale, poi convertito in legge, in Italia ha tuttavia ottenuto un riconoscimento, che il Ministro Lorenzin ha apprezzato. L’adozione della legge che ha reso obbligatori 10 vaccinazioni ha dunque ottenuto un plauso dall’estero, evidenziano come anche altri Paesi stiano seguendo la rotta tracciata dall’Italia. «Misure analoghe – continua la nota – sono state prese anche dalla Francia che dal 2018 renderà obbligatorie 11 vaccinazioni e anche dalla Romania (che ha registrato nel 2017 più di 10.000 casi di morbillo) che sta per rendere 9 vaccini obbligatori. Il Ministro Lorenzin e il Ministro Bodog hanno poi condiviso la necessità che in tutta Europa siano resi uniformi i calendari vaccinali in modo da poter rendere omogenea la copertura dei bambini di tutta l’Unione europea».

Il nuovo bollettino
Intanto l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il bollettino sul morbillo aggiornato al 12 settembre. I casi segnalati fino a oggi sono 4.487, con tre decessi dall’inizio dell’anno. L’88% dei casi sono stati registrati in soggetti non vaccinati, di cui il 7% con una singola dose. Il 35% ha avuto almeno una complicanza e il 43% sono dovuti essere ricoverati (22% è dovuto ricorrere al Pronto Soccorso); 297 i casi tra gli operatori sanitari. L’età media degli infettati è di 27 anni.
I dati pubblicati, avverte l’ISS – possono subire delle variazioni da una settimana all’altra a seguito di nuove segnalazioni e/o validazioni dei casi precedentemente segnalati. In ogni nuovo numero del bollettino vengono aggiornati i dati di tutte le settimane precedenti a partire dal 1 gennaio 2017.