19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Allarme fipronil

Uova al Fipronil, nuovo ritrovamento in provincia di Savona: scatta il sequestro

Nuovo sequestro prodotti avicoli in Liguria. Questa volta tocca a delle uova fresche con presenza di fipronil superiore al limite consentito. Le aziende sono in provincia di Savona, ma l'allevamento pare sia in Piemonte

Uova al fipronil trovate anche in provincia di Savona e Cuneo
Uova al fipronil trovate anche in provincia di Savona e Cuneo Foto: Shutterstock

SAVONA – Il primo comunicato parlava di quantità di Fipronil superiori al limite consentito, per questo motivo le uova fresche e i campioni sequestrati durante i controlli nell’azienda avicola di Alberto Moretti di Piana Crixia e alla ‘Miluovo’ di Millesimo – tutti in provincia di Savona – sono stati inviati a un laboratorio specializzato di Teramo per le analisi. Tuttavia, la Asl 2 rende ora noto che la quantità di Fipronil riscontrata è «ampiamente al di sotto della soglia di tossicità per l’uomo», per cui non comporterebbe «rischi immediati per i consumatori» che, loro malgrado avessero già acquistato queste uova o le avessero consumate. In ogni caso, le strutture veterinarie della Asl hanno disposto il blocco immediato della produzione e della commercializzazione delle partite di uova risultate positive ai controlli dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e disposti dal Ministero della Salute, con la Regione Liguria nell’ambito della lotta all’allarme fipronil.

Controlli a tappeto
Dopo la scoperta di questa nuova contaminazione sono partiti i controlli a tappeto (anche con la collaborazione delle aziende interessate) nell’individuare tutti i prodotti presenti al momento sul mercato, in modo da disporre il ritiro cautelativo. Inoltre è stato disposto un piano di campionamento straordinario sia delle uova che dei mangimi utilizzati nell’allevamento, in contemporanea all’avvio dell’indagine epidemiologica. Le autorità intendono infatti determinare l’origine della contaminazione e individuare il momento dell’esposizione all’insetticida.

Dal Piemonte
Da quanto riferito dalla Asl 2 ligure, le uova sequestrate sarebbero state confezionate nel savonese, ma prodotte in Piemonte. Il campionamento risale al 16 agosto scorso, secondo quanto risulta dai rapporti dei carabinieri Nas di Genova. Ora i campioni sono in mano agli esperti dei laboratori, i quali, spiega il Direttore della struttura sanità animale e igiene degli allevamenti dell’Asl 2, Marco Lovesio, «valuteranno se, e con quale concentrazione, il Fipronil è presente su uova e mangimi per capire l’entità della contaminazione». Tuttavia, rassicura, non c’è alcun pericolo per i consumatori, dato che i valori sarebbero ben al di sotto della soglia di rischio intossicazione: questa è fissata in 0,72 mg/kg. Secondo Lovesio, non sempre la contaminazione è ‘volontaria’, per cui vi sarebbe dolo, ma «un conto è la responsabilità dell’allevatore che usa l’antiparassitario per combattere l’acaro rosso che colpisce le galline, cosa diversa è la contaminazione ambientale che avviene per un uso inconsapevole di una lettiera che entra in contatto con l’animale».

Sedicimila uova
I rapporti parlano di in sequestro di ben 16mila uova eseguito alla ‘Miluovo’ di Millesimo (SV). Di queste 6.000 erano già pronte per essere immesse sul mercato ligure. Le altre erano ancora stoccate in magazzino, dato che l’azienda non produce direttamente le uova, ma le confeziona. Le uova sarebbero invece prodotte di un allevamento piemontese di Narzole in provincia di Cuneo. Ora i proprietari attendono gli esiti delle analisi perché ritengono strana questa contaminazione. Nel frattempo il Ministero della Salute ha predisposto un piano straordinario per scongiurare contaminazioni, come confermato dal direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Cuneo, Mauro Negro. Attendiamo dunque conferme o smentite. Intanto il fipronil non smette di creare preoccupazioni.