25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Cura dei tumori

Un nuovo trattamento contro il cancro funziona meglio di chemioterapia e radiazioni

Un nuovo sperimentale trattamento contro i tumori può distruggere le cellule malate in modo più efficace che la chemioterapia o le radiazioni, senza i loro effetti collaterali anche pesanti. Si chiama Caspase Independent Cell Death (CICD)

Un nuovo trattamento, il CICD, promette migliori risultati delle chemio
Un nuovo trattamento, il CICD, promette migliori risultati delle chemio Foto: Shutterstock

GLASGOW – I ricercatori dell’Università di Glasgow (UK) hanno sviluppato un innovativo trattamento che pare possa sterminare le cellule cancerogene, meglio di quanto può fare la chemioterapia o la terapia con le radiazioni. Il nuovo metodo pare sia in grado anche di limitare gli effetti indesiderati, tipici delle altre due terapie.
Questo nuovo trattamento sperimentale è stato chiamato Caspase Independent Cell Death (CICD) e funziona in parte stimolando il sistema immunitario del corpo nell’andare a distruggere le cellule tumorali. In più, riduce il rischio di recidive dopo qualche anno. I test condotti hanno mostrato che è efficace e ha portato alla distruzione totale dei tumori, con un basso rischio di effetti collaterali, a differenza dei trattamenti tradizionali.

Come funziona CICD
«La nostra ricerca ha permesso di scoprire che l’innesco della Caspase-Independent Cell Death (CICD), ma non dell’apoptosi, spesso ha portato alla completa regressione del tumore – ha commentato a Express.co.uk il dottor Stephen Tait del Cancer Research UK Beatson Institute, Institute of Cancer Sciences – Soprattutto in condizioni di risposta terapeutica parziale, come i nostri esperimenti mimano, i nostri dati suggeriscono che l’innesco della CICD specifica del tumore, anziché l’apoptosi, può essere un modo più efficace per curare il cancro».
A differenza dell’apoptosi, che è una forma silenziosa di morte cellulare indotta, quando le cellule tumorali muoiono per mezzo di CICD, avvertono il sistema immunitario attraverso il rilascio di proteine ​​infiammatorie. Il sistema immunitario può così attaccare le rimanenti cellule tumorali che hanno evitato la morte all’inizio della terapia.

Lo studio
I ricercatori hanno condotto questo studio su cellule tumorali intestinali coltivate in laboratorio. Con queste hanno potuto dimostrare le differenze nel trattare le cellule cancerose, mostrando che utilizzare CICD è più vantaggioso e si ottengono risultati migliori. Anche se le cellule tumorali su cui sono stati condotti i primi esperimenti erano dell’intestino, gli scienziati ritengono che che i benefici potrebbero funzionare anche con altri tipi di cancro. «Questo meccanismo – ha sottolineato Tait – ha il potenziale per migliorare notevolmente l’efficacia della terapia anticancro e ridurre la tossicità indesiderata. Tenendo conto delle nostre conclusioni, proponiamo che l’impegno della CICD come mezzo per la terapia anticancro garantisca ulteriori indagini».

Quando l’apoptosi non funziona
Il punto di forza del nuovo trattamento è che non sempre l’apoptosi funziona, e a volte può anche aggravare la situazione rendendo il tumore ancora più difficile da curare. «Anche se molti trattamenti contro il cancro funzionano attivando l’apoptosi, questo metodo a volte non riesce a concludere il lavoro e può invece portare a rendere il tumore più difficile da trattare – ha dichiarato all’Express Justine Alford, Cancer Research UK senior science information officer – Questa nuova ricerca suggerisce che ci potrebbe essere un modo migliore per uccidere le cellule tumorali che, come un ulteriore bonus, attivano anche il sistema immunitario. Ora gli scienziati devono indagare ulteriormente questa idea e, se ulteriori studi confermano che è efficace, sviluppare modi per innescare questo particolare percorso di morte cellulare negli esseri umani».
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cell Death & Differentiation, di Nature.