Psoriasi, 3 mln di malati in Italia: l’84% deluso dalle cure e il 90% le abbandona
Sono quasi 3 milioni gli italiani che soffrono di psoriasi. E anche se d’estate i sintomi si affievoliscono, ben l’84% è deluso dalle cure e il 90% le abbandona

ROMA – La malattia della pelle chiamata psoriasi affligge quasi tre milioni di italiani. E’ una patologia difficile, che rende problematico conviverci. E se anche d’estate i sintomi tendono a regredire, per tutto il resto dell’anno per chi ne soffre è un vero e proprio calvario. La ricerca di una terapia efficace occupa gran parte del tempo dei malati di psoriasi che, delusi dalle cure nell’84% dei casi, nel 90% di questi abbandonano addirittura le terapie. Senza contare che un cospicuo 80% di malati deve anche fare i conti con la depressione che, spesso, li affligge. I numeri riflettono l’immagine emersa dall’indagine dell’ADIPSO, l’associazione per la difesa degli psoriasici, sulla base di 5.278 schede compilate dai pazienti e 2.560 compilate dai medici specialisti. «Dobbiamo fare qualcosa per questa delusione dei pazienti – ha commentato durante un convegno che si è concluso sabato a Roma la presidente dell’ADIPSO Mara Maccarone – Oggi ci sarebbero tutti i mezzi per curarsi, ma molti non ci riescono. E questo è un enorme danno per il paziente e per la società. Le schede che abbiamo raccolto fotografano perfettamente la situazione generale: basti pensare che nei centri di riferimento in pochi anni siamo scesi da 12mila a 6mila pazienti, segno tangibile che qualcosa non va. E non per colpa dei malati».
Riflettere
Valutando i numeri non è possibile porsi delle domande e cercare di capire il perché. «Un dato che fa molto riflettere è che fra le persone visitate o intervistate all’Open Day, solo 102 erano state trattate da un centro di riferimento – sottolinea Ornella De Pità, dermatologa dell’ospedale Cristo Re di Roma – Forse anche per questo hanno manifestato una forte delusione per le terapie ricevute».
Un problema di comunicazione
Secondo il dottor Nicola Balato, dirigente la Dermatologia del Policlinico Federico II di Napoli, «Il problema è di comunicazione. Dobbiamo impostare un percorso di istruzione del paziente per fare in modo che segua il più possibile le terapie che proponiamo, anche spiegandogli che magari la prima può non funzionare, ma che in quel caso ci sono delle altre ‘armi’ che si possono usare».
L’indagine
Per questa indagine, l’ADIPSO ha raccolto le schede lo scorso 29 ottobre durante l’Open Day del WPD (World Psoriasis Day). Sono state coinvolte 93 cliniche di riferimento regionali (ex Psocare) che hanno aperto le porte per fornire informazioni sulla malattia e offrire visite e consulti gratuiti. Dall’indagine è emersa una caratteristica comune tra i pazienti, ovvero la presenza frequente di comorbidità. Tra le principali sono risultate l’obesità (il 26% di chi aveva una malattia associata alla psoriasi) e la depressione (23%) oltre che il diabete (13%). «Questo è un problema per chi prende in carico il paziente, perché queste patologie fanno in modo che il paziente non possa usare certi farmaci», conclude il prof. Gianfranco Altomare, direttore del dipartimento di dermatologia dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.