Tutti vegani? No. Il 95% italiani non lo è
La moda del vegan ha avuto un incremento sostanziale negli ultimi anni. Ma, secondo Coldiretti, sono in molti a «resistere». E così il popolo dei no vegan sono il 95% degli italiani che rimangono onnivori, nonostante le fake news sull’alimentazione

Che sia una scelta di vita, etica, di salute e quant’altro spesso si arriva a seguire diete che di equilibrato hanno ben poco, con possibili conseguenze per la salute – sia fisica che mentale. Ma, si sa, ognuno è libero di scegliere quello che ritiene più opportuno: l’importante è che lo faccia con consapevolezza, non imponga il proprio ‘credo’ agli altri e non rechi danni a se stesso o al prossimo. Detto ciò, un comunicato della Coldiretti afferma che il popolo dei ‘no vegan’ è ben il 95% degli italiani che, nonostante le fake news sull’alimentazione, continuerebbero a mangiare carne. Un’affermazione tagliente, che probabilmente farà discutere. Ma che è il risultato di un’indagine Coldiretti/Ixe’ sul fenomeno.
Io non rinuncio
Secondo quanto sarebbe emerso dall’indagine, il popolo dei no vegan si farebbe forte di una stragrande maggioranza di italiani che continuano a mangiare carne. E questo nonostante la disinformazione, «gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie che hanno determinato purtroppo anche il moltiplicarsi di preoccupanti casi di malnutrizione tra i più piccoli», sottolinea la Colrdiretti. La carne poi, secondo la Coldiretti, «è un alimento determinante per la salute che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, alla quale apporta l’indispensabile contributo proteico».
#NoVeganAllaRiscossa
A livello nazionale, il consumo di carne risulta equilibrato e ben al di sotto del limite di 500 grammi alla settimana consigliato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), riporta la Coldiretti. Nello specifico, secondo i dati raccolti, il 18% degli italiani ne porta in tavola meno di 100 grammi alla settimana; il 45% dai 100 ai 200 grammi e il 24% tra i 200 ed i 400 grammi. «Non è quindi un caso – rimarca la Coldiretti – che l’Italia abbia conquistato nel 2017 il primo posto come Paese più sano al mondo secondo la classifica Bloomberg Global Health Index che analizza le condizioni di salute di 163 Nazioni. E’ Il risultato della dieta mediterranea che, con pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ma anche pesce e carne nelle giuste quantità, ha consentito di conquistare primati di longevità nell’Unione Europea con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2».
I consumi
Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è di 79 chilogrammi pro-capite, tra i più bassi in Europa – continua la Coldiretti – dove i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi. E la situazione non cambia se il confronto viene fatto a livello internazionale da cui emerge che il consumo apparente degli statunitensi – evidenzia la Coldiretti – è superiore a quello italiano addirittura del 60% e quello degli australiani del 54%.
Un clima di diffidenza
Dietro alle mode spesso c’è anche disinformazione. Al di là di motivazioni etiche, non esistono evidenze reali che il consumo adeguato di carne faccia male. Nonostante ciò, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea, «nel primo trimestre del 2017 i consumi di carne sono calati del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E questo proprio e anche a causa delle fake news sulla carne che hanno certamente contribuito a creare un clima di diffidenza che però non trova reali giustificazioni nel nostro Paese».
La dieta «giusta»
Checché se ne dica, la dieta ‘giusta’ è e rimane sempre quella più equilibrata possibile. L’organismo necessita di tutte le sostanze e i nutrienti che lo mantengano sano e in vita. Se qualcuno di questi viene a mancare possono insorgere diversi problemi, più o meno seri, e malattie. Come ricorda la Coldiretti, «i vantaggi di una dieta completa che la includa [la carne, Ndr] sono scientificamente indiscussi e si sono verificati ripetuti casi di ricoveri di bambini per denutrizione a seguito di una dieta vegana. La carne – sostiene la Coldiretti – è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare». «Serve educazione e buon senso, ma soprattutto rispetto per tutti i diversi stili alimentari ai quali l’agricoltura italiana può offrire grandi opportunità di scelta grazie ai primati conquistati nella qualità e nella biodiversità», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel ricordare che «dietro a una bistecca italiana c’è una garanzia di livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa».
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